Stanley Kubrick è davvero il miglior regista della storia del cinema? Rispondere a questa domanda non è semplice, anche se tutti sembrano essere d’accordo.
Quando si parla di arte, molto spesso, è impossibile essere oggettivi anche se su questo parere la critica sembra essere davvero molto in linea.

Orson Welles, Alfred Hitchcock, Federico Fellini e addirittura Quentin Tarantino, questi sono solo quattro artisti che hanno rivoluzionato il mondo della settima arte. Nessuno di questi però è riuscito ad avere l’impatto dirompente sulla storia del cinema come appunto Kubrick, un regista che è entrato nell’immaginario anche per il suo aver provato praticamente ogni genere riuscendovi in maniera eccelsa.
Film di guerra, horror, fantascienza, gangster e molto altro ancora, in 45 anni di carriera è riuscito a raccontare storie ma soprattutto a lanciare messaggi. I suoi film sono dei mini saggi di cinema, riuscendo a far arrivare al pubblico anche la complessità di ciò che si può raccontare con una macchina da presa. Il tutto fatto con un’attenzione praticamente maniacale, basta all’attenzione sul particolare, al lavoro sull’immagine ma anche su ciò che vi girava attorno.
Diventa interessante dunque analizzare più da vicino al sua carriera, per cercare di far emergere, almeno un po’, tutto il suo genio.
Stanley Kubrick, una carriera da vincente
Stanley Kubrick nasce a New York il 26 luglio del 1928, ad appena tredici anni chiede ai genitori in regalo una macchina fotografica e da quel momento inizia a sognare. Una mente eccelsa che lo porta fin dai tempi della scuola ad appassionarsi non solo di arte ma di pensiero, con Nietzsche tra le influenze più importanti.

Nel 1953, dopo aver provato a realizzare diversi cortometraggi, realizza la sua opera prima, Fear and Desire, un film di guerra che però successivamente rinnegherà non sentendolo suo e considerando il primo lavoro il subito successivo Il bacio dell’assassino. Dopo un film di gangster ben riuscito come Rapina a mano armata realizza il suo primo grande capolavoro, Orizzonti di gloria un altro film di guerra con protagonista Kirk Douglas.
Proprio con lui poi va a realizzare Spartacus, forse il suo unico vero e proprio inciampo in carriera. Gli anni sessanta sono caratterizzati da una fervente produttività con film di livello come Lolita e Il dottor Stranamore che catturano l’attenzione. È però nel 1968 che arrivai l primo vero film di Stanley Kubrick, quello che più di tutti l’ha rappresentato e cioè 2001 Odissea nello spazio.
Nel 1971 poi si ripete con un altro film dal potentissimo impatti visivo, Arancia Meccanica. Nel 1975 si cimenta con un film in costume, stupendo tutti grazie a Barry Lyndon, e cinque anni più tardi invece è il momento di sperimentare anche con l’horror grazie a Shining con un superbo Jack Nicholson.
Dopo essere tornato a fare un film di guerra con Full Metal Jacket, nel 1999 esce il suo ultimo e complicatissimo lavoro, che vedrà luce in sala dopo la sua morte, Eyes Wide Shut. Per questo però servirebbe davvero un capitolo a parte.





