Spesso richiedere e ottenere un mutuo, soprattutto per i più giovani, è un impresa. Queste nuove regole dovrebbero facilitare le operazioni
Chi è in cerca di mutui e prestiti oggi riceve delle buone notizie. E questo non è di certo così scontato e usuale. Le recenti normative di Basilea, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, promettono di semplificare l’accesso al credito grazie a nuovi requisiti di accantonamento per le banche europee. Entriamo nel dettaglio delle nuove regole e delle nuove misure.
Com’è noto, l’accensione di un mutuo, soprattutto per l’acquisto di un bene fondamentale come la casa, è un passo cruciale nella vita di un essere umano. Tutto questo, però, fino a ora, è stato reso assai problematico dalle difficoltà con cui richiederlo e con cui ottenerlo. Soprattutto per i più giovani. Queste nuove regole, dunque, almeno negli intendimenti, dovrebbero rendere il mercato più equo.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accolto positivamente queste nuove regole: “Le nuove regole di Basilea rappresentano un progresso per il nostro sistema bancario e agevolano l’accesso al credito per l’economia”, ha affermato Giorgetti. Per il responsabile delle finanze italiane occorre ora proseguire su questa strada per migliorare ulteriormente il supporto all’economia reale.
Entriamo ora nel dettaglio delle misure, partendo da una delle introduzioni più rilevanti, che è la “soglia minima di rendimento”. Essa fissa un limite inferiore ai requisiti patrimoniali basati sui modelli interni delle banche, impostandolo al 72,5% di quelli calcolati con misure standardizzate. Così facendo si dovrebbero ridurre le differenze tra istituti di credito, promuovendo maggiore trasparenza e stabilità nel sistema finanziario.
Tra le misure prorogate, spiccano l’estensione delle facilitazioni per le vendite di crediti deteriorati e l’introduzione del filtro prudenziale sui titoli di Stato, attivo dal 9 luglio. Queste misure permetteranno alle banche di incrementare il credito disponibile e di acquistare più titoli anche durante periodi di volatilità.
Per le piccole e medie imprese italiane, confermata una riduzione del capitale da accantonare per i prestiti. Una misura che potrebbe garantire somme importanti per finanziare progetti aziendali. Peraltro, la riduzione delle riserve richieste per i prestiti garantiti dalla cessione del quinto viene vista come un altro incentivo per il credito al consumo.
Si punta così a uniformare i requisiti patrimoniali e limitare i rischi di esposizioni eccessive. Gli Stati membri avranno 18 mesi per incorporare la Direttiva Crd VI nelle loro leggi nazionali, mentre il Regolamento Crr III sarà applicabile dal 1 gennaio 2025, con alcune disposizioni già operative dal 9 luglio 2024. Quindi, sostanzialmente, tra un paio di settimane. Tuttavia, l’applicazione delle norme sui rischi di mercato è stata rinviata al 2026 a causa di ritardi nelle implementazioni da parte delle istituzioni finanziarie statunitensi.
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