Assegno Unico, da Marzo bisogna per forza fare domanda: la novità INPS

Per quello che riguarda l’Assegno Unico, dal mese di Marzo, per riceverlo, si deve per forza fare domanda all’Inps: quali sono le novità.

Si torna a parlare di un argomento davvero molto importante per tantissime persone, l’accredito dell’Assegno Unico e Universale che dal mese di Marzo potranno ricevere le famiglie che ne hanno fatto richiesta e che hanno un figlio a carico. Anche loro, dovranno presentare una nuova domanda.

Assegno Unico Inps
Assegno Unico -cityrumors.it

Infatti le regole sono cambiate e la domanda, dovrà essere presentata anche da coloro che, nel 2023, si sono visti sospendere il reddito di Cittadinanza: “La domanda di Assegno d’Inclusione non vale ai fini dell’Assegno Unico e universale. A differenza del Reddito di Cittadinanza infatti, l’Assegno d’Inclusione non prevede la corresponsione anche della quota integrativa a titolo di assegno unico” questo si legge nella nota Inps.

Ad ogni modo, dal mese di Marzo, le persone che hanno intenzione di continuare a percepire l’Assegno Unico devono preparare la domanda con l’ISEE aggiornato. Ma entriamo ancora di più nel particolare e cerchiamo di capire meglio la situazione.

Assegno Unico: al via le domande anche per gli ex percettori del RdC

Quindi, la situazione è chiara, l’Assegno Unico può essere richiesto anche dalle persone che in passato hanno ricevuto il reddito di Cittadinanza: i dubbi, in particolare, riguardavano le persone che in passato hanno ricevuto l’Assegno Unico come quota integrativa fino al 31 dicembre, quando è stato abrogato il RdC.

Assegno Unico, l'Inps si occupa delle domande dal mese di Marzo
Inps foto Ansa -cityrumors.it

Ebbene, per quello che riguarda i mesi di Gennaio e Febbraio, è possibile che l’importo dell’Assegno Unico sia più alto, poi dal mese di Marzo sarà necessario presentare una nuova domanda di AUU per continuare a percepire l’Assegno Unico. Lo dovranno fare anche le famiglie o per meglio dire i nuclei familiari che hanno figli in età compresa tra 18 e 21 anni per i quali è intervenuta la sospensione del RdC nel corso dell’anno 2023.

Nel caso in cui la domanda non venisse presentata, l’Inps non può fare altro che garantire, l’erogazione fino al mese di Febbraio e poi basta.

E attenzione, non finisce qua: la scadenza della presentazione della domanda, che ricordiamo deve avere con se anche l’ISEE aggiornato, è fissata al 30 Giugno, cosi da non perdere nemmeno gli arretrati. Nel caso in cui l’ISEE non sia valido, l’Assegno Unico verrà erogato con un importo minimo dal mese di Marzo, con la possibilità di adeguare gli importi già erogati nel caso in cui l’Isee venga aggiornato entro il 30 giugno.

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