Bonifico “parlante”, cos’è e come si compila: quando serve e perché è fondamentale usarlo

Un metodo di pagamento letteralmente essenziale in alcuni casi. La natura dell’operazione e le sue caratteristiche sono uniche.

La necessità di disporre di un conto corrente bancario o postale al giorno d’oggi è qualcosa, al giorno d’oggi, assolutamente concreta. Per quel che riguarda, per esempio il mondo del lavoro, ma non solo, disporre quantomeno di un IBAN e di conseguenza magari di una carta prepagata, in assenza di un conto corrente, si rivela assolutamente necessario. Di conseguenza le stesse operazioni eseguibili attraverso questo tipo di prodotto finanziario diventano di fondamentale importanza.

Nuova modalità di pagamento
Caratteristiche e obblighi – cityrumors.it

Pagamenti vari da eseguire con bonifici o altri metodi, prelievi, gestione dell’Home Banking, tutto ormai può essere svolto attraverso semplici operazioni che richiedono al massimo pochi minuti. Nell’ambito delle stesse tipologie di trasferimento di denaro negli ultimi tempi spicca una specifica variante del classico bonifico bancario, il bonifico parlante. Come anticipato una modalità tutta nuova che assicura un insieme di specifiche informazioni riferite ai due soggetti protagonisti della stessa operazione.

Bonifico “parlante”, cos’è e come si compila: tutti i dettagli della specifica operazione

Il bonifico parlante è entrato di diritto nel quotidiano dei cittadini nel corso degli ultimi anni perché utilizzato per operazioni tipo il superbonus 110% e altri interventi di riqualificazione energetica. Il tutto nasce in funzione del diritto del contribuente a ricevere una detrazione derivante proprio dalla tipologia di intervento specifico. Il bonifico parlante può essere effettuato online, presso gli sportelli della banca di riferimento o presso gli uffici postali.

In merito, poi, alle stesse dinamiche riguardanti bonus e ristrutturazioni varie esiste un preciso schema di compilazione con tanto di indicazioni fornite dai diretti enti interessati, per esempio l’Agenzia delle entrate. Causale, inserimento dati specifici e quant’altro. Sostanzialmente le disposizioni in merito rendono la differenza tra bonifico parlante e classico bonifico bancario riscontrabili nello stesso fine dell’operazione che si sta eseguendo.

Differenze tra operazioni
Obbligo per detrazioni fiscali – cityrumors.it

L’inserimento della partita Iva, per esempio, il codice fiscale dei soggetti coinvolti nella stessa transazione, sono tutti elementi che differenziano il bonifico parlante da quello classico. Il tutto, quindi, riferito anche al nome stesso della tipologia di movimento, si caratterizza per la presenza di informazioni più che mai dettagliate circa i soggetti interessati. Un bonifico che quindi parli, che dica cosa si sta pagando e perché, secondo quali logiche o regolamenti e cosi via. Una tipologia di operazione figlia dei nostri tempi e necessaria in alcuni casi per ottenere specifici vantaggi derivanti da singole operazioni di ristrutturazione o tanto altro.

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