Nel 2024 il prezzo medio del gas naturale per i consumatori domestici in Italia è salito del 15,1%. 13,1 centesimi euro al kWh, con tariffe superiori del 5,3% rispetto alla media dell’area euro
L’ultima relazione dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, ha messo in evidenza che, nonostante la possibilità soprattutto per i clienti residenziali, di scegliere tra mercato libero e tariffa fissa, il costo dell’energia sarebbe sceso a livello europeo, ma sarebbe invece aumentato nel nostro Paese a causa di tasse e imposte fisse applicate sul prezzo finale.
Siamo lontani dal livello raggiunto nel 2022, all’apice della crisi energetica legata anche alla guerra russo-ucraina, che portò le bollette elettriche e del gas a livelli impensabili, ma c’è comunque un evidente rialzo, legato soprattutto al prezzo del gas. Un prezzo semore molto fluttuante e molto legato anche alla situazione geopolitica, tanto che, secondo gli esperti, anche i recenti accadimenti tra Israele e Iran potrebbero portare le famiglie a spendere di più per le fatture dell’energia.
In Italia il prezzo della luce è agganciato a quello del gas. Il motivo è soprattutto che il gas naturale è ancora il modo principale in cui produciamo energia elettrica, dato che viene utilizzato per il 40% della produzione. E questo, a causa dei meccanismi davvero complessi che regolano e formano le tariffe, fa sì che il prezzo del gas determinante per il costo della luce nella quasi totalità delle delle ore giornaliere.
La nostra resta un’anomali tutta italiana perchè In media negli altri Paesi dell’Unione europea, il gas viene usato per produrre non più del il 20% dell’elettricità e questo è già un primo motivo che porta poi a differenze sostanziali nei prezzi applicati in Italia rispetto a quelli di altri paesi europei.
L’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha pubblicato in questi giorni la relazione annuale del 2024, uno studio che rivela come, nel confronto internazionale con i principali Paesi della UE, il prezzo medio del gas naturale per i consumatori domestici in Italia abbia registrato, nello scorso anno, un aumento significativo di oltre il +15,1%, raggiungendo i 13,1 centesimi al kWh. Ma questa volta, contrariamente a quanto accaduto nel 2023, i consumatori italiani hanno pagato tariffe superiori del 5,3% rispetto alla media sempre del resto dei paesi europei.
Il motivo è presto spiegato e riguarda soprattutto un’incidenza nettamente maggiori di tasse, oneri e imposte che gravano sul prezzo finale che arriva sulle bollette degli italiani. La differenza nei prezzi finali pagati dagli italiani rispetto agli altri cittadini europei, può essere ricondotto a due fattori: la crescita dei costi di rete passati da 2,6 centesimi a kWh nel 2023 a 3,0 cent a KWh nel 2024 e, soprattutto, quella della componente fiscale passata da 0 a 3,2 centesimi al KWh Nello scorso anno, infatti, si sono esauriti gli effetti degli interventi governativi che avevano stabilito la riduzione dell’IVA al 5% e l’azzeramento temporaneo degli oneri di sistema che aveva, di fatto, annullato l’impatto di questi ultimi sul prezzo del gas.
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