Georgieva (FMI) sull’Italia: “Ecco cosa aggrava le difficoltà economiche”

Kristalina Georgieva, numero uno FMI, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ si sofferma sulla situazione economica europea e anche italiana.

L’economia mondiale fatica a ripartire e i conti maggiori li sta pagando sicuramente l’Europa. Kristalina Georgieva, direttrice generale FMI, in un’intervista al Corriere della Sera fa il punto della situazione e soprattutto si sofferma sull’Italia, altro Paese messo in grossa difficoltà da questa crisi.

Georgieva intervista Il Corriere della Sera
Georgieva intervistata dal Corriere della Sera – Cityrumors.it – © Ansa

Il problema dell’Italia – spiega l’economista – è stato aggravato dal rallentamento della crescita a seguito del ritiro delle misure di sostegno pubblico. Riteniamo, dunque, che ciò che è ora nel bilancio deve essere assolutamente rafforzato. Il momento non è assolutamente facile e bisogna assolutamente accumulare riserve perché non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. Di certo bisogna essere pronti per quando potremmo essere di nuovo colpiti“.

“L’inflazione sta calando a livello globale”

Georgieva intervista Il Corriere della Sera
Georgieva sul calo dell’inflazione – Cityrumors.it – © Ansa

Le buone notizie arrivano dall’inflazione. “In questo caso stiamo assistendo ad un calo a livello globale – spiega ancora la Georgieva – ma questo non significa di aver risolto il problema. Anzi il nostro invito alle banche è sicuramente quello di non agire prima di aver osservato attentamente i dati”.

Una posizione che viene spiegata dalla stessa numero uno del Fondo Monetario Internazionale: “Si è consapevoli che con un ritiro prematuro delle misure che servono a contrastare l’inflazione si potrebbe andare incontro ad un rischio molto pericoloso“.

“Sul Patto di stabilità l’Europa ha tempo fino al 31 dicembre”

Georgieva intervista Il Corriere della Sera
Il pensiero di Georgieva sul Patto di stabilità – Cityrumors.it – © Ansa

La Georgieva parla anche del nuovo Patto di stabilità e ribadisce che “c’è tempo fino a fine anno. Noi siamo favorevoli a questo cambiamento, ma ci deve essere una certa flessibilità Questa aiuta i Paesi a rafforzare la loro posizione sia in termini di deficit e di debito. Sono certa che i governi arriveranno a un risultato perché l’Europa non può permettersi il lusso di non modernizzare le regole e fare un passo indietro“.

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