Pensavo di non poter andare in pensione perché non ho mai lavorato: ecco come ci sono andata e quanto prendo

Andare in pensione senza aver mai lavorato è possibile. Scopriamo come ricevere ugualmente un trattamento mensile.

La pensione di vecchiaia e le pensioni anticipate si raggiungono solo lavorando e accumulando anni e anni di contributi. Ci sono altre tipologie di trattamenti erogati mensilmente che permettono lo stesso di ricevere una somma mensile pur essendo privi di contribuzione.

Donna sorridente
Pensavo di non poter andare in pensione perché non ho mai lavorato: ecco come ci sono andata e quanto prendo (Cityrumors.it)

Il sistema previdenziale si basa su un concetto semplice, bisogna accumulare contributi per andare in pensione. Volendo avere un assegno cospicuo si dovrà avere alle spalle una lunga carriera contributiva – 40 anni e più sarebbe l’ideale – caratterizzata da uno stipendio medio-alto e attendere la pensione di vecchiaia per lasciare il mondo del lavoro piuttosto che scegliere uno scivolo che anticipa il momento.

Queste le condizioni ideali per un pensionamento perfetto, di quelli che fanno veramente godere la vecchiaia. Purtroppo per tante persone è pura utopia. Sia perché hanno avuto una carriera discontinua o perché sono entrati tardi nel mondo del lavoro o perché non ci sono entrati affatto. Niente pensione tradizionale per chi non ha mai lavorato oppure ha pochissimi anni di contributi. Esiste, però, l’Assegno sociale.

Come ottenere l’Assegno sociale mensile

I cittadini italiani e stranieri residenti in Italia possono fare domanda dell’Assegno sociale tramite portale dell’INPS se vivono in condizioni economiche disagiate e hanno redditi annuali sotto determinate soglie previste dalla Legge. Parliamo di un beneficio che non è reversibile ai superstiti, non è gravato da imposte né pignorabile.

Banconote euro
Come ottenere l’Assegno sociale mensile (Cityrumors.it)

L’Assegno sociale ha carattere provvisorio ed è erogato previa verifica dei requisiti socio-economici del richiedente. L’importo spettante nel 2025 è di 538,69 euro per 13 mensilità. Il limite reddituale per l’anno in corso è stato fissato a 7.002,97 euro. Sale a 14.05594 euro in presenza di un coniuge. Da sapere, però, che il beneficio al 100% spetta unicamente ai soggetti non coniugati senza alcun reddito e ai soggetti coniugati con reddito coniugale inferiore all’importo totale annuo dell’Assegno sociale.

Condizione necessaria per ottenere la prestazione è aver compiuto 67 anni di età (proprio come per la pensione di vecchiaia). I cittadini comunitari ed extracomunitari familiari di cittadini comunitari dovranno avere anche l’iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza e il permesso di soggiorno se extracomunitari.

Importante sapere, poi, che nel conteggio dei redditi vengono esclusi i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione, le competenze arretrate soggette a tassazione separata, le prestazioni assistenziali erogate dallo Stato o altri enti, la pensione contributiva a carico di gestioni ed enti previdenziali pubblici e privati.

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