Arrivano delle novità sul Fisco e le cartelle esattoriali: non ci saranno più. Sono tre i nuovi strumenti per non pagare più i debiti.
Il Governo si è messo al lavoro sull‘attesa riforma del Fisco. Quest’ultima introduce novità riguardo alle cartelle esattoriali, dando agli italiani più tempo per poterle pagare. Fino ad ora i contribuenti avevano la possibilità di chiedere una rateizzazione dell’importo fino ad un massimo di 72 pagamenti, ora con la nuova riforma fiscale avrà un’estensione riguardo alla rateizzazione delle cartelle esattoriali. Una novità che gli italiani attendevano ormai da tempo per saldare i loro debiti.
Ma non ci sono soltanto queste novità. Ovviamente il Governo ha pensato ad un sistema per rendere meno pesanti i debiti per gli italiani nei confronti del Fisco. La novità riguarda la cancellazione automatica delle cartelle di pagamento, ovvero se l’agente di riscossione non è riuscito a recuperare il credito, trascorsi i 5 anni è prevista la cancellazione e, dunque, l’Ente di riscossione dovrà rimettere il ruolo all’Ente impositore. Ma ci sono delle eccezioni.
Altre novità riguarda la validità delle cartelle esattoriali. Ad esempio, scaduto un anno dalla sua notifica senza che sia cominciata la riscossione non si può più procedere al pignoramento, ma ci sarà una nuova notifica. Il termine è con la nuova riforma elevato a 3 anni, quindi di dà più tempo ai creditori a riscuotere il debito. In questo articolo, analizziamo le tre principali modifiche introdotte dalla riforma fiscali, che sono quelle più attese dagli italiani.
Nuovi sviluppi sul duplice omicidio di Rob Reiner e della moglie: cos'è successo al regista…
Ancora una volta, la Rai ha lasciato il segno: boom di ascolti per Sandokan, ma…
Non ci sono belle notizie per alcuni lavoratori. L'età per andare in pensione anticipata è…
Una cosa mai vista e passeggeri di un volo che hanno visto la morte in…
Resta ancora poco tempo, per i circa 25 milioni di contribuenti che hanno già pagato…
La clamorosa sentenza del tribunale di Rimini ha messo la parola fine sulla vicenda che…