TARI: se vivi in questo Comune dal 2026 non dovrai più pagarla

Ottime notizie ma non per tutti: chi ha la residenza in un certo Comune, a partire dal 2026, non dovrà più pagare la TARI, la tassa sui rifiuti.

Il 2026 sarà migliore del 2025? Questo è il quesito che tutti ci poniamo mano a mano che ci avviciniamo al finire dell’anno. E, sotto sotto, tutti confidiamo in un po’ più di fortuna e di soldi. I pensionati sperano in assegni Inps più generosi, i contribuenti in stipendi più alti e tasse più basse.

uomo e donna sorridenti che battono il 5 con le mani
TARI: se vivi in questo Comune dal 2026 non dovrai più pagarla/Cityrumors.it

Sul fronte delle pensioni, il 2026 comincerà con una rivalutazione degli assegni dell’1,4%: non altissima ma quasi il doppio rispetto allo 0,8% del 2025. Per quanto riguarda le tasse, invece, il Governo di Giorgia Meloni è intervenuto nuovamente sulle aliquote Irpef: infatti, il prossimo anno, la seconda aliquota passera dal 35 al 33%.

Ma non è questa l’unica nota positiva che ci lascia sperare in un anno più fortunato e pure un pochino più ricco: a partire dal 2026 coloro che hanno la residenza in un determinato Comune non dovranno più pagare la TARI, la tassa sui rifiuti. Insomma un bel po’ di soldi che resteranno nelle tasche. Ma chi saranno i fortunati?

Addio TARI: ecco chi non dovrà più pagarla

Quando arriva la notizia che un tassa scompare dal nostro orizzonte, è sempre motivo di gioia: più soldi nelle nostre tasche, già messe a durissima prova da inflazione e carovita. La bella notizia, tuttavia, non riguarda tutte le famiglie ma solo chi ha la residenza in un certo Comune.

tre bidoni dei rifiuti
Addio TARI: ecco chi non dovrà più pagarla/Cityrumors.it

La TARI, tra tutte le tasse, è forse una delle meno amate insieme all’IMU. A differenza dell’IMU che, però, riguarda solo i proprietari di seconde case, la TARI deve essere pagata da tutti. Si tratta di un’imposta che dobbiamo pagare annualmente al nostro Comune di residenza. L’importo varia sia in base al Comune stesso che in base alle dimensioni di casa nostra e al numero di componenti del nostro nucleo familiare.

Molti lamentano, da anni, di pagare un importo che ritengono eccessivo in relazione alla quantità di rifiuti prodotti. Ma dal 2026 molte famiglie non avranno più questo problema. Chi vive nel Comune di Castelvetro, in provincia di Modena, a partire dal prossimo anno non pagherà più la TARI ma la TCP, la Tariffa puntuale. La novità va a tutto vantaggio di chi produce poco indifferenziato e premia, quindi, chi fa bene la raccolta differenziata.

La TCP funziona in modo più preciso rispetto alla TARI: in pratica i rifiuti differenziati sono gratuiti e le famiglie pagano solo in base a quanti rifiuti indifferenziati effettivamente producono. Un’iniziativa che va a vantaggio non solo delle tasche delle famiglie ma pure dell’ambiente in quanto sono proprio gli indifferenziati quelli che, in termini di ecosostenibilità, pesano di più.

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