L’esperto militare, ex comandante in capo del Coi e della Brigata Folgore, nonché stratega militare e di geopolitica spiega: “E’ preoccupante, ora l’Europa si svegli”
Un attacco rapido e deciso. Improvviso e nella notte. Israele per l’ennesima volta bombarda l’Iran e lo attacca in settori chiave dove si pensa stiano fabbricando e ultimando arsenale nucleare. Dopo tanti avvertimenti, ecco che è arrivato un lancio di missili che ha sorpreso e paralizzato il mondo.
Un attacco e un modo di fare che mette paura e apprensione a tutto il mondo anche perché non è la prima volta che Netanyahu compie un’azione del genere nei confronti dell’Irano, tanto che gli esperti militari e i geopolitici internazionali seguono l’intera situazione con grande apprensione. “E’ la cosa peggiore che potesse capitare, soprattutto in questo momento così delicato e particolare non solo in quella zona ma in tante altre aree e zone di guerra“, la spiegazione del generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi e della Brigata Folgore.
L’esperto militare non vede benissimo la vicenda e tutto quello che può succedere e soprattutto si può innescare davanti a una simile situazione e la preoccupazione anche da parte di chi questo genere di cose le ha vissute e sa bene come possono andare e che tipo di piega possono prendere: “Ribadisco che è la cosa peggiore che potesse capire in un periodo dove si cerca di arrivare a una tregua e poi a una pace in tante zone del mondo, in special modo in Russia e Ucraina, ma anche da parte di Israele…”.
“Netanyahu un uomo senza scrupoli fa tutto questo per sopravvivere…”
Per il generale Marco Bertolini che dalla scorsa notte sta seguendo con una certa trepidazione quanto si può sviluppare all’interno di questa situazione: “In ballo ci sono tutte potenze che sono in guerra e hanno a disposizione il nucleare e non è una cosa positiva, basti pensare che dall’Ucraina, alla Russia fino a tutto il Medio Oriente sono coinvolte e rischiano di essere coinvolte potenze che hanno a disposizione il nucleare. Non so se l’Iran avesse questo tipo di potenzialità, ma l’attacco è stato mirato”
Per l‘esperto militare e anche di strategia militare e geopolitica, questa situazione così incandescente rischia di poter aprire anche una voragine nel mondo arabo, anche se lo stesso Bertolini spiega che “al momento non è accaduto nulla anzi se si pensa che la Giordania ha fatto passare i missili senza fare nulla...”
“E’ l’ennesimo attacco di Netanyahu – spiega Bertolini che conosce bene quelle aree e sa anche come e cosa potrebbe succedere non solo in Medio Oriente ma anche da altre parti – che si dimostra essere privo di scrupoli nell’usare maniere forti, è la saldatura tra queste due aree, Ucraina e Israele, che hanno motivazioni simili, anche perché sia Zelensky che il premier israeliano forse cercano con questa crisi di rafforzare se stessi e di non rischiare una caduta di governo e tengono alla propria sopravvivenza politica, quello che accadrà è difficile da prevedere, anche perché è una situazione inedita visto che non ci sono precedenti anche per capire che tipo di presa di posizione ci sarà, anche da parte degli altri paesi. Io comincerei a preoccuparmi sul serio...”
