Andrea Giuliacci in esclusiva ai nostri microfoni sulla situazione caldo in Italia: “L’estate è partita con il piede sull’acceleratore. E per il futuro…”
L’Italia nella morsa del caldo ormai da diversi giorni. L’estate è partita con il piede sull’acceleratore e la situazione nel nostro Paese continua ad essere molto critica. Incendi in diverse zone, siccità in forte aumento e un quadro che rischia di diventare ancora più critico se non ci sarà un drastico cambiamento in davvero poco tempo.

Le possibilità di essere di fronte ad una estate più calda di sempre sono molto alte. Per il momento è un giugno da record, poi vedremo cosa succederà. La nostra redazione ha contattato Andrea Giuliacci, per fare un punto della situazione e anche proiettarci ai prossimi giorni.
Giuliacci: “Giugno caldo. E le prospettive ci dicono…”
Andrea Giuliacci, possiamo parlare di un giugno da record?
“Per averne la certezza dobbiamo aspettare i dati ufficiali. Sicuramente è una delle ondate di caldo più intense. Nel suo complesso sarà un giugno più bollente storicamente. Una estate che è partita correndo. Non abbiamo mai avuto un inizio così con poche piogge e temperature alte. È come se fossimo già a luglio e nei prossimi giorni non si vedono novità. Al massimo poca instabilità sulle Alpi, ma il caldo continua ad essere molto forte su gran parte dell’Italia. All’estremo Sud nella notte non si scenderà sotto i 25 gradi mentre durante il giorno punte anche di 40 gradi“.
Fino a quando durerà?
“Difficile dirlo. L’alta pressione insisterà sul nostro Paese per tutta la prossima settimana. Verso il weekend un po’ di instabilità al Nord dove caleranno leggermente le temperature, ma continuerà a fare caldo. Si tratta di una situazione destinata ad insistere per altri 7-8 giorni“.
Ci sono delle città particolarmente a rischio?
“Le temperature più alte nei prossimi giorni si registreranno principalmente al Centro e al Sud. Punte di 40 gradi sono possibili specialmente al Meridione, sulle isole maggiori e nelle zone interne centrali“.

Un giugno così caldo può essere un antipasto di una estate bollente?
“C’è questa possibilità. Il territorio si sta scaldando e le prossime ondate partiranno da una base notevole. Queste temperature tendono ad asciugare il territorio e quindi i terreni si riscalderanno. Le prospettive sono quelle di una estate calda. A causa del cambiamento climatico partiamo da una situazione più critica. Se davvero si dovesse continuare così, potrebbe diventare una delle più bollenti degli ultimi decenni. Al momento le più calde sono state quelle del 2003 e del 2022. Questa è partita di corsa e vedremo cosa succederà“.
Esiste il rischio di un maggio ancora più caldo?
“Negli ultimi sei anni abbiamo avuto un maggio caldo anche se l’ultimo è stato caratterizzato da piogge abbondanti e temperature non elevate. È chiaro che se andiamo a vedere la tendenza di lungo periodo ci mostra un mese di maggio come anticipo d’estate e per il futuro si potrebbe avere un caldo in forte anticipo e magari con la fine in ritardo. Del resto settembre ci ha regalato veri scampo di tempo estivo. Periodi con temperature tipicamente estive già prima dell’inizio ufficiale“.