Un vertice che fa discutere tanti analisti e personaggi politici ma sul banco degli imputati c’è per molti l’Unione Europea
“Quanto è accaduto tra Trump e Putin bisognerà vederlo nelle prossime settimane, ma è comunque un inizio, quello che mi lascia sempre più perplesso è l’atteggiamento che ha avuto e che continua ad avere l’Europa”. A parlare in questo modo è il professore Massimo Cacciari che ha espresso la sua opinione, come del resto hanno fatto e stanno facendo in tanti, sull’incontro in Alaska che c’è stato tra i due leader di Usa e Russia, Trump e Putin.

Il professore ed Sindaco di Venezia è sempre stato uno molto lineare sulla guerra in Ucraina, spiegando da sempre che la linea europea è stata sempre un po’ troppo rischiosa e senza avere una strategia vera e propria tanto che “se non ci fosse stato Trump questo vertice non sarebbe mai avvenuto e questo è un dato di fatto“, spiega Cacciari che affonda sull’Europa e sul suo atteggiamento.
“Abbiamo armato l’Ucraina sin dall’inizio mai tentando di trovare una via del dialogo vera anche perché non saremmo arrivati a questo punto, come quello che ha visto eleggere Trump e dopo un po’ di tempo c’è stato subito questo incontro, mentre l’Europa di tempo ne ha avuto tanto e anche di occasioni, ma non è mai successo nulla, adesso qualsiasi tipo di accordo che si potrebbe trovare sui territori potrebbe essere un vantaggio per Putin probabilmente così sarà“, il pensiero del professore che non sembra essere ottimista sulla linea che potrebbe avere qualche vantaggio per l’Ucraina.
“Durante una guerra si deve parlare coi cattivi…”
Per molti non è stato bellissima quell’accoglienza riservata a Putin con tanto di tappeto rosso, una cosa che per diverse persone si poteva evitare, ma per Cacciari non è certo quello il problema: “Non mi metto a sindacare cosa si poteva fare o meno, di sicuro il fatto che non ci fosse Zelensky non è stato bello ma quell’incontro tra Trump e Putin potrebbe essere servito per fare in modo che ci sia a breve anche un vertice con Zelensky che deve necessariamente essere coinvolto“.
Per il professore Cacciari la situazione che si sta delineando resta un vantaggio per Putin, pensare che tanti lo davano per spacciato e quasi messo all’angolo, ma questo quasi fa arrabbiare il filosofo e analista che spiega: “Chi pensa ha fatto male i calcoli perché Putin non è mai stato da solo, ma come può essere considerato in un angolo uno che comunque dialoga e tratta con Cina, India e tanti altri paesi, ma per favore…”

“Fa sorridere quando si sente da più parti che due leader mondiali si mettano a parlare anche se uno di questi viene considerato il più cattivo di tutti, ma è anche vero che quando c’è una guerra, ahimè, per arrivare a una pace o a un accordo e al cessate il fuoco, con i cattivi bisogna comunque parlare altrimenti si fa la guerra a oltranza e si perde tutti”. le parole di Massimo Cacciari che poi riprende: ” E’ normale che tutto questo avvenga, come è naturale che prima o poi anche l’Europa si faccia avanti e tenti un giorno di avere dei rapporti diplomatici e di contatto e scambio come era prima con la Russia…”