Una vittoria che già è diventata leggenda e un vincente come l’ex allenatore del Milan e dell’Italia esalta il campione
“Un’emozione unica, che bello vedere un ragazzo e un campione così esemplare…“. Il tennis non è proprio il suo sport, ma l’impresa di Jannik Sinner non poteva non coinvolgere un vincente come Arrigo Sacchi.
Nella sua storia da allenatore ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Nel calcio è una leggenda, Arrigo Sacchi, ma quando vede le gesta di altri campioni non può fare a meno di seguire e appassionarsi. Dice di non essere un grande esperto, ma sa parecchio di tennis e il match con Fritz l’ha seguito con grandissima attenzione, tanto che a Cityrumors.it spiega le sue emozioni.
“Devo ammettere che non stavo benissimo, ma non mi sono voluto perdere per nulla al mondo il match tra Sinner e Fritz e devo dire che mi sono divertito tantissimo, da tempo non mi succedeva di emozionarmi così per una partita di tennis, non mi sono perso nemmeno un minuto della partita“, il racconto di Arrigo Sacchi che non sembra vero non essere un esperto anzi, tutt’altro.
“E’ un ragazzo eccezionale, di quelli che fanno innamorare e seguire uno sport difficile e bello allo stesso tempo come il tennis – ha spiegato Sacchi -, mi sono divertito e lo ribadisco, ma ho sofferto anche parecchio, soprattutto quando c’erano momenti difficile e decisivi, ma devo dire allo stesso tempo che non sono stati poi così tanti perché abbiamo la fortuna di avere un fuoriclasse incredibile“.
Uno come Arrigo Sacchi ha vinto tanto nella sua carriera da allenatore e sa riconoscere un talento pazzesco anche se di uno sport che non c’entra granché col calcio, anche se la sua idea è diversa: “Ci sono similitudini, ma come in tutti gli sport, nel senso che quando ti alleni, ti sacrifichi e hai un obiettivo ben preciso con una mentalità e una consapevolezza fai sempre bene. Lui emoziona e quando emozioni, hai già vinto“.
Per Sacchi adesso non bisogna esagerare anche con le pressioni, non fa riferimenti alle ultime storie che ha vissuto Sinner con la storia legata al doping, che è stato tutto chiarito, e avverte: “E’ giusto e sacrosanto che la gente lo segua e lo acclami, ma adesso da sportivi e appassionati godiamoci questo ragazzo, che è bravissimo e un esempio meraviglioso per tanti giovani, ma non cominciamo a chiedergli la luna. Ha il suo percorso e lo sta portando avanti con grande umiltà e consapevolezza. Davvero uno spettacolo vederlo non solo giocare ma sapere che c’è un campione come lui”.
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