Sai come fanno i ristoranti a indurre i clienti a spendere di più? Da non credere

Sai come fanno i ristoranti ad indurre i clienti a spendere di più? Assolutamente da non credere: ne parla direttamente una esperta sommelier

Una nota sommelier, soprattutto sui social network, ha rivelato quali sono le mosse importante per poter avere successo nel mondo della ristorazione. Altro che proporre piatti gustosi ed, allo stesso tempo, invitanti. Per fare “carriera” in questo settore bisogna anche promuoversi nella migliore maniera possibile. Quanti trucchetti ci sono? Abbastanza. Ne parla direttamente Clara di Bonaventura.

Ecco come fanno per farti spendere di più
La mossa dei ristoranti (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Lo ha fatto con un filmato che ha pubblicato sui social e che sta avendo un importante successo. Nel video, infatti, ha messo in pratica anche quando si scrivono le voci dei menu. In questo caso, però, ne ha voluti esporre tre. Proprio quelli molto utilizzati nel nostro Paese. Quali sono? Il glifo dell’euro, il potere delle descrizioni e la tecnica dell’ancora.

Quali sono i segreti per avere successo nella ristorazione?

GLIFO DELL’EURO: l’influencer insiste nel dire che bisogna evitare di utilizzarlo accanto al prezzo di un piatto. Cosa bisogna fare in questi casi? Lasciare unicamente la somma. Lo ha spiegato in queste semplici parole: “Il simbolo dell’euro sembra che voglia far focalizzare il consumatore più sul prezzo del piatto che sul valore della preparazione dello stesso”.

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Vino (Pixabay Foto) Cityrumors.it

POTERE DESCRIZIONI: Nel caso in cui i ristoratori, camerieri o altro descrivono il piatto da proporre hanno grandi possibilità e maggior successo. In questo modo si va ad aumentare la vendita del piatto. Un esempio su tutti? Basta nel dire solamente “Pasta ripiena”, ma è preferibile dire: “Pasta ripiena fatta a mano alla maniera della nonna con una farcia freschissima di gamberi”. Per la sommelier non ci sono dubbi: la differenza è garantita.

TECNICA DELL’ANCORA: Utilizzata, per la maggior parte delle occasioni, per la carta dei vini. Il consiglio è quello di non mettere mai come prova voce del menù la bottiglia più economica. Da cosa bisogna partire? Da una bottiglia di vino di prezzo medio. In questo modo la mente del cliente si soffermerà più su quel primo prezzo, segno del fatto che gli altri sembreranno decisamente molto più economici. Anche se, afferma, non lo sono affatto.

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