In merito all’accorso sui migranti tra Italia ed Albania ne ha parlato il primo ministro del Paese estero, Edi Rama. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista al ‘Fatto Quotidiano’
Italia ed Albania sempre più d’accordo in merito alla questione riguardante i migranti. Un patto che è stato consolidato, ancora di più, dopo che dal Consiglio dei Ministri è stato dato il definitivo “via libera”. Anche se, allo stesso tempo, Edi Rama ha voluto fare il punto della situazione. Tanto da precisare alcuni noccioli che, a quanto pare, a molti non sono abbastanza chiari. Il primo ministro albanese ne ha discusso al ‘Fatto Quotidiano‘.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “L’Albania non spenderà niente per l’accordo sui migranti. Se dovesse funzionare? Questo proprio non lo so. Bisognerà solamente provare per credere“. In merito all’accordo siglato con la premier Giorgia Meloni ha rivelato altre indiscrezioni che nessuno conosceva sino ad ora: “Per poter governare bisogna vincere le elezioni. Tutto questo servirà solamente a lei e non sarebbe un peccato”.
Poi l’avvertimento al governo italiano: “L’ultima parola spetterà a loro se decide ed imporre i tempi. In tutto questo noi non siamo coinvolti in nient’altro che la nostra disponibilità di aprire casa nostra all’Italia e non perdere d’occhio l’implementazione giusta dell’accordo“.
Accorgo migranti Italia-Albania, Rama fa alcune precisazioni
Un discorso, quello di Rama, che ha voluto continuare in questo modo: “La disponibilità massima data da noi è di 3mila posti. Il governo italiano può ridurre, ma non può aumentare questa cifra. Poi può ruotare le persone come crede opportuno in base della velocità dell’iter legale necessario. A dire il vero non lo so se i pensieri di Giorgia siano anche le elezioni europee. Se le avesse, però, di certo non sarebbe un peccato mortale“.
Poi ha precisato ancora: “Un conto è promettere le cose, prima però devi poter vincere le elezioni e continuare a farlo. Altrimenti le cose le puoi dire, ma di certo non fare”. In merito a chi ha parlato di “lager” come centri ha precisato: “E’ una parola troppo forte. Ovviamente non sarà un resort di vacanze, ma un centro di accoglienza. Non sarà il primo, basta guardare in Grecia“.
In conclusione si è voluto soffermare, ancora una volta, sulla sua amica Giorgia e sul governo. Tra l’altro non risparmiando una frecciatina: “Su Expo2030 era palese che Roma fosse già fuori ancor prima delle votazioni. L’unica colpa dell’Italia è che avrebbe dovuto giocarsela meglio questa partita. Per questo motivo abbiamo dato il voto ad altri“.