Una lista di emendamenti che ha ampiamente superato le aspettative, la maggioranza ha espresso chiaramente le proprie richieste
Natale si avvicina e i bambini iniziano già a scrivere le proprie letterine per quel grosso, bianco e rosso omaccione che tutti chiamano ‘Babbo’ e che nella notte tra il 24 e il 25 vola con la sua slitta, guidata da renne voltanti, sopra tutte le città del mondo. Ma non solo. Sì, perché anche i più grandi stanno componendo le proprie liste, soprattutto se si guarda alla maggioranza di governo dove ognuno ha preparato una serie di desiderata già consegnati sul tavolo della commissione Bilancio della Camera tra martedì e mercoledì. Un’enorme serie di emendamenti segnalati da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati.
Si dovrebbe trattare di più di un centinaio di proposte, al quale vanno poi aggiunti quelli delle opposizioni, scavalcando così il tetto dei 600. Un numero, però, costretto e destinato a scendere nelle prossime settimane e che, come spiega Giuseppe Mangialavori, il presidente della V di Montecitorio, è destinato ad auto-selezionarsi, limitando così il lavoro di circoscrizione di quelli che vengono considerati i ‘super segnalati’ e quindi quelli degni di non essere scartati, sorte che invece toccherà alle altre segnalazioni arrivate in questi giorni. In tal senso, Mangialavori ha detto: “Molti sono stati segnalati da più gruppi, quindi ci sarà una riduzione già in partenza, in qualche giorno”.
Per il momento, come riporta il portale online di Adnkronos, il lavoro della commissione rimane fermo, in attesa che accada quanto pronosticato da Mangialavori. La situazione rimarrà in stand-by almeno fino a quando non arriveranno i pareri del Mef e non sarà approvato il decreto fiscale anche alla Camera. L’obiettivo è quello di dimezzare gli emendamenti da analizzare, facendo scendere il numero intorno ai 300. Per quanto riguarda la maggioranza i cavalli di battaglia sono differenti. FdI chiede un contributo di 500 euro all’anno per ogni figlio under 14 per le attività extra scolastiche, sportive e di apprendimento delle lingue.
Soldi reperibili da un apposito ‘Fondo Dote Famiglia’ da 30 milioni di euro. Ma anche un trattamento economico annuale di almeno 22.700 lordi di base pergli specializzandi di area sanitaria e molto altro. FI punta su un nuovo slittamento della sugar tax e su una rivalutazione delle pensioni minime dal 2,2% al 2,7% per il 2025, per un importo di circa 623 euro al mese. La Lega, invece, vuole riportare l’aliquota sulle criptovalute dal 42% al 28% e innalzare da 30.000 a 50.000 euro la soglia del reddito degli autonomi per accedere all’aliquota fissa prevista dalla flat tax. Non manca, ovviamente, la richiesta di fondi in dote al Ponte sullo Stretto per circa 14,7 miliardi fino al 2032, di cui 7 presi delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
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