La battaglia interna al Pd si gioca sui diritti LGBTGIA+: ecco chi punta al posto della Schlein

Una mossa della principale candidata alla leadership delle opposizioni potrebbe portare a farle guadagnare parte dell’elettorato della Schlein

Da una parte la voglia di mantenere fede al programma elettorale elencato agli elettori. Dall’altra, la volontà di diventare una figura sempre più rilevante all’interno del centrosinistra, e provare a scalzare la leadership di Elly Schlein. Qualunque sia la priorità, una delle battaglie principali nell’opposizione, si sta giocando sulla base dei diritti LGBTGIA +. E rischia di costare molto.

Salis e Schlein
La battaglia interna al Pd si gioca sui diritti LGBTGIA+: ecco chi punta al posto della Schlein – Cityrumors.it – Ansa Foto

Se non in termini elettorali, almeno in quelli economici. Perchè una delle principali candidate alla sostituzione di Elly Schlein ed elencata da molti come possibile avversaria politica di Giorgia Meloni, ha deciso di giocarsi la carta delle tutela dei diritti legati alle differenze di genere. Un tema caldo nel centrosinistra e che viene cavalcato con forza. Anche a costo di spendere una cifra sostanziosa per riuscire a portare a termine questi progetti.

Il Comune di Genova ha deciso di ingaggiare un consulente esterno per “promuovere e favorire si legge nella determina dirigenziale – l’affermazione di una cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze di genere, rafforzando la tutela dei diritti delle persone Lgbtqia+ e la parità di trattamento in un’ottica di vera inclusione”. Questa la mossa che si sta giocando il sindaco del capoluogo ligure Silvia Salis. Che intende non solo riconoscere i figli nati da coppie di donne omosessuali, ma andare ancora più a fondo, promuovendo l’inclusione LGBTGIA+ “anche come driver di sviluppo territoriale e del turismo locale”. Uno degli obiettivi, infatti, è quello di distribuire i flussi turistici su più periodi dell’anno per far diventare Genova una “meta per il turismo Lgbtqia+”.

Una spesa super per un consulente esterno: la battaglia interna al PD costa caro

Per fare questo il comune ligure ha deciso di non badare a spese e ingaggerà un consulente esterno, per il quale (dal primo gennaio del 2026) saranno pronti ben 156 mila euro complessivi. Per un progetto triennale. Dovrà infatti svolgere un’attività di “realizzazione di servizi pubblici inclusivi, attenti alle necessità della comunità Lgbtqia+”. Dovrà poi predisporre “un regolamento per il riconoscimento dell’identità alias, al fine di garantire l’accesso a tutti i servizi senza alcuna discriminazione determinata dall’identità di genere”  e sarà poi chiamato a regalare un “supporto tecnico/legale” per “eliminare ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale, sulla identità di genere, sulla espressione di genere”. Inoltre sarà portato a promuovere un’attività di  “sensibilizzazione sul territorio cittadino, in sinergia con le Associazioni e le realtà del territorio“, a riattivare R.E.A.D.Y., la Rete nazionale delle regioni e degli Enti locali “per prevenire e superare l’omobitransfobia” e, infine, a istituire “programmi di formazione sui diritti Lgbtqia+”.

Salis e Schlein
Una spesa super per un consulente esterno: la battaglia interna al PD costa caro – cityrumors.it – Ansa Foto

Mosse che, per molti elettori del centrosinistra, hanno uno scopo preciso: provare a conquistare una larga fetta dell’elettorato di Elly Schlein, dimostrando di essere riuscita a realizzare parte dei temi tanto cari alla leader del Partito Democratico e del centrosinistra. Su questi temi si sta giocando gran parte delle sfide interne all’opposizione? Probabile: molti leader non si sentono di escludere che, se la Salis dimostrerà di riuscire a realizzare questi obiettivi, potrebbe provare a scalzare la Schlein e diventare a tutti gli effetti la principale avversaria politica di Giorgia Meloni. L’elettorato del centrosinistra guarda con attenzione a ciò che succede a Genova.

 

 

Gestione cookie