Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il sindaco di Firenze, Dario Nardella
Un Dario Nardella a 360° quello che parla in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. Tantissimi, infatti, sono gli argomenti che il primo cittadino di Firenze ha attuato. In primis quello della sua collaborazione, in passato, con un esponente doc della politica toscana ed italiana come Matteo Renzi. Sull’attuale numero uno di ‘Italia Viva‘ fa sapere: “Non rinnego nulla del mio rapporto lavorativo con lui. Ho ereditato un lavoro difficile (sindaco, ndr) che ho portato avanti solo con il mio stile. Ho sempre guardato al mio mandato e l’ho portato avanti con umiltà. Non mi sono mai posto il problema dei miei predecessori“.
Sul Partito Democratico si è espresso in questo modo: “Hanno la possibilità di consolidarsi come una vera alternativa al governo e come forza che unisce le opposizioni come sul salario minimo. L’esecutivo è stato messo in enorme difficoltà. Possiamo ottenere importanti successi sulle elezioni amministrative ed alle Europee se continuiamo su questa strada“.
Parlando di Partito Democratico non poteva non soffermarsi anche sulla segretaria, Elly Schlein. Alla domanda se l’italo-svizzera fosse considerata la vera candidata per le Europee ha risposto in questo modo: “Sono del parere che tutti i partiti devono valorizzare i loro leader. Per il Pd la Schlein lo è. E’ un valore aggiunto che può portare nuovi volti. Sia per quanto riguarda i giovani dell’associazionismo sia per quanto riguarda l’ambientalismo. Nel corso del tempo si è affermata come leadership alternativa alla Meloni. Sulle Europee la sinistra non può restare ferma a guardare, ma imparare a sognare. Bisogna mettere in campo un nuovo modello. Sono elezioni fondamentali. Serve una Europa decisamente più unita. A partire dalle esperienze in città“.
In conclusione è passato da una leader femminile ad un’altra. Ovviamente il riferimento è più che chiaro se non a Giorgia Meloni. Una richiesta ben precisa il sindaco fiorentino ha voluto fare alla premier: “Il governo ha grandi problemi. In primis quelli economici. Deve trovare 25 miliardi di euro l’anno e non può farlo tagliando i servizi. Il governo deve avere più attenzione nelle grandi città e zone urbane. L’ho detto in più di una occasione e spero che la premier possa convocare i sindaci. Abbiamo incontrato tutti i presidenti del Consiglio in passato come Conte, Gentiloni e Draghi. Serve un confronto e collaborazione“.
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