Daniele De Rossi è pronto a un altro grande passo nel mondo del calcio professioniastico, stavolta da Presidente. Nuova sfida per l’ex Roma.
Daniele De Rossi fa ancora i conti con il passato. Non si tratta della ferita aperta con la Roma: tre anni di contratto, esonerato dai Friedkin dopo le prime giornate di campionato apparentemente sottotono e l’inizio di una crisi giallorossa che sembra essere in conclusione grazie all’apporto di Claudio Ranieri.
DDR guarda avanti senza dimenticare da dove arriva: l’ex centrocampista, oggi allenatore, ha voluto capire come agire dopo l’ulteriore stop professionale arrivato dopo la parentesi alla SPAL. Una strada contorta per il Campione del Mondo di Berlino 2006 che gode comunque della stima professionale da parte degli addetti ai lavori.
Al punto da renderlo partecipe dello sviluppo ed evoluzione di realtà importanti all’interno del calcio professionistico. Da Trigoria confermano che torneranno a parlare con lui per un futuro insieme, ma il numero 16 per antonomasia è orientato verso altre situazioni che riguardano la propria gioventù.
Dopo il ritorno nella Capitale da allenatore, De Rossi alza lo sguardo verso l’Ostiamare. Il piglio, tuttavia, è diverso: fare il tecnico, in questa realtà, non è sufficiente. Serve qualcosa in più. Allora DDR ci mette la faccia e un importante capitale d’investimento. De Rossi, infatti, sta per diventare Presidente della squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico.
Il noto ex centrocampista giallorosso ha mosso i primi passi proprio all’interno dell’Ostiamare, prima di fare il passaggio definitivo in Serie A dopo aver affrontato tutto il percorso di crescita – dalle giovanili alla Primavera – con la Roma. Malinconia e professionalità. Queste suggestioni spingono Daniele De Rossi a buttarsi a capofitto in un nuovo progetto.
L’ex romanista ha le idee chiare: investire sui giovani e sulle strutture. Un cammino che, dalla Serie D, contesto in cui l’Ostinare milita, deve portare in alto. Dove è ancora presto per dirlo, ma la presenza di De Rossi serve a non porre limiti. DDR subentrerà alla gestione Di Paolo, trovando un contesto da rifondare quasi completamente: la possibilità di avere carta bianca lo intriga molto.
Il passaggio di consegne, in Campidoglio, dovrebbe essere imminente. De Rossi volto di un calcio in piena evoluzione, tra tenacia e capacità, può garantire ulteriore linfa vitale a un panorama sportivo dimostratosi valore aggiunto nel tempo. Magari l’approdo alla presidenza potrebbe favorire nuovi scenari anche sul piano tecnico: De Rossi, infatti, che ha recentemente cambiato procuratore passando all’agenzia di Fali Ramadani, non ha alcuna intenzione di smettere di allenare.
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Il suo incarico presidenziale non va in conflitto, data la caratura dell’Ostiamare, con possibili impegni in Serie A o altrove. Non resta altro che sancire questo nuovo legame: la spinta necessaria verso suggestioni altrettanto importanti. Il contributo di De Rossi al mondo del calcio è appena (ri)cominciato.
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