Dopo l’ormai celebre “indice di liquidità“, c’è un nuovo parametro che rischia di bloccare il mercato a diverse società di Serie A che non potrebbero quindi operare liberamente a gennaio
Manca praticamente un mese all’apertura della sessione invernale del calciomercato e la Federazione italiana ha stabilito i nuovi parametri che permetteranno o meno alle varie società di operare in entrata. Il clamoroso caso della Lazio dell’estate scorsa, bloccata da ben tre indici e inibita quindi del tutto a operare nuovi acquisti, ha spaventato tutte le altre società della serie A alla luce anche di un nuovo indice che farà da termometro finale e che deciderà quindi il via libera o meno nella finestra di gennaio.

La Lazio è stata l’unica squadra di Serie A a non aver effettuato nuovi acquisti nel mercato dell’estate scorsa, quello ritenuto dagli allenatori fondamentale per costruire la squadra destinata a disputare poi il campionato. Una decisione presa dalla Commissione di Vigilanza Federale, arrivata dopo la verifica del bilancio intermedio al 31 marzo, che ha evidenziato la violazione simultanea di tre parametri imposti dalla FIGC: l’indice di liquidità, quello di indebitamento e il rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi.
Ora la serie A ha paura del nuovo indice
Resta sempre la fiera dei sogni, quella dove ogni tifoso immagina l’acquisto decisivo per far fare il salto di qualità alla propria squadra del cuore, in grado così di competere per le vittorie più importanti. Il calciomercato è di nuovo alle porte, dopo quello estivo ora, dal primo gennaio, scatterà la finestra invernale destinata a riparare gli errori commessi in quello di qualche mese fa, ma molto probabilmente non sarà per tutti così o meglio non tutti i club della serie A potrebbero avere il via libera per operare con nuovi acquisti.

La Lazio già l’estate scorsa, per non aver rispettato i tre parametri fondamentali, ha ricevuto la pesante sanzione del blocco totale del mercato che in pratica ha impedito al club di Lotito di effettuare nuovi acquisti, ma secondo le ultime novità emanate dalla FIGC, sarebbero diverse le società che rischiano di rimanere ferme senza poter comprare nessuno, questo perchè è entrato in vigore un nuovo indice che da alcuni giorni è diventato un vero e proprio spauracchio per tutti.
Il nuovo indicatore del bilancio
La Serie A si prepara a fare i conti con una novità regolamentare di forte impatto in vista della sessione invernale di calciomercato di gennaio 2026. Si tratta dell’introduzione di un nuovo parametro, l’indicatore di “costo del lavoro allargato”, che misura il rapporto tra il costo del lavoro complessivo e i ricavi del club. Finora la soglia era fissata all’80%, ma l’ultimo Consiglio Federale di qualche giorno fa ha deciso di abbassarla al 70%, riducendo ulteriormente il margine operativo delle società. Un cambiamento che potrebbe condizionare l’intero mercato, costringendo alcuni club a operazioni a saldo zero o alla cessione di giocatori per fare plusvalenze. Uno scenario quasi funesto che potrebbe dare problemi già nella prossima finestra di mercato di gennaio a diverse società.

Oltre alla Lazio, già bloccata in estate, anche Napoli, Atalanta, Fiorentina, Torino e Genoa rischiano di dover ricorrere a plusvalenze o aumenti di capitale per evitare il blocco del mercato o di dover operare a saldo zero. La dead line per ogni club della serie A è fissata a dopodomani 30 novembre, quando le società dovranno presentare i bilanci chiusi lo scorso 30 settembre. A quel punto sarà un’apposita commissione a rilasciare o meno il nulla osta per operare sul mercato in entrata ed eventualmente con quali paletti.





