Boom casi in incesto, la conferma arriva direttamente dal DNA: numeri a dir poco incredibili
I dati parlano chiaro e non hanno assolutamente bisogno di alcun tipo di presentazione. Una persona su 7.000 è nata da genitori che erano parenti di primi grado, un fratello e una sorella o un genitore e un figlio. A diramare il tutto ci ha pensato direttamente Jim Wilson, un noto genetista appartenente all’Università di Edimburgo. Proprio quest’ultimo ha voluto analizzare il database della Biobank del Regno Unito.
Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “The Atlantic” fa sapere che i numeri sono decisamente molto alti, addirittura molti di più di quanto le persone riescano ad immaginare. A prescindere dai database, però, è allo stesso tempo molto difficile provare ad immaginare di poter ottenere delle stime precise di questo fenomeno. Non è da escludere, a questo punto, che i casi possano iniziare ad essere molto più frequenti.
In questa categoria, infatti, rientra solamente chi ha concluso una gravidanza. Finita qui? A quanto pare no visto che anche il bambino o la bambina in questione, una volta diventati adulti, devono offrirsi volontari per effettuare uno studio di ricerca.
Casi di incesto, aumento shock negli ultimi anni: i clamorosi dati
Segno del fatto che sono stati valutati solamente i casi di alcuni clienti che hanno inviato il profilo del proprio “Runs of homozygosity“, in merito ad alcune sequenze di materiale genetico in cui il DNA ereditato dalla madre e dal padre sono identici. Da ricordare anche che la maggior parte degli incesti sono legati agli abusi sessuali su minori. I test genetici sempre più diffusi hanno svelato nuovi casi.
Gli esperti hanno precisato che tutto questo può anche non trattarsi di un aumento ma di un incremento di prove biologiche. Casi che si verificano in ogni classe sociale e fascia di reddito. Per moltissimo tempo l’incesto ha assolto la funzione sociale di rafforzare la coesione sociale e di prevenire i conflitti.
