Brutalità in un tribunale USA: un agente ICE risponde con la forza alle suppliche di una donna, aggredendola davanti ai figli. L’indagine e le polemiche politiche
Un video shock è stato girato all’interno di un tribunale di New York. Un agente dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) è stato sospeso dopo essere stato filmato mentre aggrediva violentemente una donna immigrata. La vittima è la moglie di un uomo appena arrestato ed è stata buttata a terra con forza davanti ai suoi due figli terrorizzati.
La scena di brutale intolleranza riaccende il dibattito sulle politiche aggressive dell’agenzia federale. L’episodio si è consumato venerdì scorso, dopo l’arresto del marito della donna, un immigrato ecuadoriano. Il filmato, divenuto virale, la mostra in lacrime mentre implora l’agente per avere un ultimo contatto con il coniuge.
La sua supplica disperata si scontra con il muro dell’agente. Lui le risponde più volte con un freddo e tagliente “adiós” (“addio”), mostrando una totale mancanza di empatia. Poi, in pochi e concitati secondi, la situazione precipita.
L’agente perde ogni controllo. Afferra la donna, la sbatte contro un muro e la spinge a terra con una violenza inaudita. A rendere la scena ancora più straziante è la reazione dei due figli piccoli della donna. Entrambi, infatti, hanno assistito inermi all’aggressione e hanno invocato la madre.
Indagine e condanna politica per l’agente
La brutalità dell’atto, ripresa da un testimone, ha immediatamente sollevato un coro di proteste. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti (DHS) è stato costretto a intervenire rapidamente. La decisione è stata la sospensione dell’agente e l’inizio di un’indagine interna. “Il comportamento dell’agente in questo video è inaccettabile,” recita la dichiarazione ufficiale, sottolineando come gli agenti ICE siano tenuti a rispettare i “più elevati standard professionali“.
A livello politico, la condanna è stata immediata. Il deputato democratico Dan Goldman ha rivelato che la donna e i suoi figli sono fuggiti nel suo ufficio dopo l’incidente, spaventati e sotto shock.
⭕️ #ATENCIÓN | Una ciudadana ecuatoriana fue lanzada al suelo por un agente del Servicio de Control de Inmigración y Aduanas (ICE, siglas en inglés), en una Corte de Inmigración de New York, en #EstadosUnidos. La mujer, identificada como Mónica Elizabeth Moreta, asistía a una… pic.twitter.com/EqOR7xAQ2B
— Radio Pichincha (@radio_pichincha) September 26, 2025
Goldman ha esortato il DHS a “prendere le misure appropriate per impedire che ciò accada di nuovo“. L’episodio non è isolato, ma si inserisce nel contesto della controversa politica anti-immigrazione.
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Da anni, gli agenti dell’ICE hanno adottato la prassi di effettuare irruzioni di massa nei tribunali federali per arrestare immigrati in attesa di udienza, trasformando i luoghi di giustizia in trappole. Il video di New York è la cruda e inaccettabile rappresentazione della tensione che ne deriva.
