Bartolozzi indagata: si allarga l’inchiesta sul caso Almasri. Dopo Nordio, Piantedosi e Mantovano, altri nomi si aggiungono al caso.
Il Tribunale dei ministri ha richiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio(Giustizia), Matteo Piantedosi (Interno) e del sottosegretario Alfredo Mantovano. L’indagine, che ruota attorno al controverso caso Almasri, si concentra sulle azioni e le decisioni prese dai membri del governo in relazione alla vicenda di Njeem Osama Almasri, un ex generale libico accusato di crimini di guerra e contro l’umanità dalla Corte penale internazionale.

La richiesta del Tribunale avvia ora un complesso iter parlamentare che si concluderà con il voto delle Camere, previsto per la fine di ottobre. La vicenda, esplosa lo scorso gennaio, solleva interrogativi cruciali sulla gestione delle relazioni internazionali e sulla responsabilità politica in casi di tale delicatezza.
Giusi Bartolozzi: il nome caldo nell’elenco degli indagati sul caso Almasri
Nuovi sviluppi scuotono il Ministero della Giustizia: Giusi Bartolozzi, capo di Gabinetto, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla controversa scarcerazione e rimpatrio di Osama Njeem Almasri, comandante libico arrestato in Italia e rientrato nel suo Paese lo scorso gennaio.
La vicenda, già al centro di un acceso dibattito politico e giudiziario, coinvolge anche figure di primo piano del governo. Il Tribunale dei Ministri ha recentemente trasmesso alla Camera la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del sottosegretario Alfredo Mantovano, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del guardasigilli Carlo Nordio.

Secondo fonti giudiziarie, l’indagine punta a chiarire le responsabilità istituzionali nella gestione del caso Almasri, che ha sollevato interrogativi sulla legalità delle procedure adottate e sull’eventuale violazione di norme internazionali.
Il clima nel Palazzo di Giustizia è teso, mentre si attende di capire se la Camera concederà l’autorizzazione a procedere e quali saranno le prossime mosse della Procura. Intanto, l’opinione pubblica e le opposizioni chiedono trasparenza e chiarezza su una vicenda che potrebbe avere ripercussioni significative sul governo e sulla tenuta delle istituzioni.