La scoperta di un hangar tedesco nascosto all’interno di una foresta ha portato alla luce alcuni segreti delle forze armate naziste
Il periodo della Seconda Guerra Mondiale, quello delle dittature e degli orrori disumani che sono andati in scena è uno dei capitoli più brutti e, allo stesso tempo, importanti della storia dell’umanità sul pianeta Terra. Alcuni degli anni che vengono maggiormente studiati e approfonditi sotto molteplici punti di vista, non solo storico e politico.
Di quel periodo, infatti, sappiamo molto, quasi tutto. Eppure, nonostante la vicinanza cronologica, non mancano misteri che ancora oggi devono essere svelati. Retroscena di una guerra che a distanza di meno di un secolo ancora è attuale per quei segreti che aspettano solo di essere portati alla luce.
Tra operazioni e accordi top secret e luoghi in cui si architettavano i piani dei vari Paesi impegnati nel conflitto, ogni giorno gli storici sono alla ricerca di un qualcosa che possa far emergere trame inaspettate. E proprio di recente, in tal senso, sarebbe stata fatta una scoperta sensazionale.
Nello stato tedesco della Turingia, nella Germania Centro-orientale, dove si trova la misteriosa foresta di Leinawald, uno storico ha portato alla luce un posto che fino a quel momento era stato solo ipotizzato e raccontato. Una voce che ha trovato conferme negli scorsi giorni nelle parole di Mirko KĂĽhn.
Lo storico tedesco, infatti, intervenuto ai microfoni di alcuni media locali ha raccontato di avere le certezze dell’esistenza di un hangar tedesco sul quale si raccontava che fossero contenuti i tesori dei nazisti e che possedeva il nome di Alpendohle: “Qui, proprio accanto all’aeroporto, i nazisti costruirono un hangar sotterraneo per aerei”.Â
Ha detto Kühn, che ha poi aggiunto: “Ci sono testimonianze oculari, fotografie aeree e misurazioni che supportano la mia teoria”. Quest’area nascosta avrebbe delle condizioni notevoli: “A seconda delle dimensioni, qui potrebbero essere parcheggiati circa dieci aerei, in modo da essere al sicuro dai bombardamenti” spiega ancora lo storico.
Le sue misure sarebbero state indicate su circa 200 metri di lunghezza, 25 metri di larghezza e almeno 5 metri di altezza. KĂĽhn avrebbe addirittura individuato le possibili aree di accesso di questo famigerato hangar. A supporto della sua teoria potrebbero esserci due aspetti in particolar modo.
Il primo fa riferimento al nome Alpendohle, che spiega: “I nomi degli uccelli venivano spesso usati per indicare le strutture sotterranee naziste”. Il secondo è il fatto che qualche tempo fa, nei pressi dell’area indicata dallo storico, è stata individuata una fossa comune contenente i corpi di 66 prigionieri di guerra russi.
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