Un incredibile episodio di cronaca avvenuto a Ferrara: a distanza di pochi giorni dal funerale di una donna, la famiglia riceve una chiamata dall’ospedale che cambia completamente la situazione
I funerali svolti in Chiesa, alla presenza dei figli, dei nipoti, di parenti e amici della famiglia. Una cerimonia sobria, nello stile dell’ottantottenne, deceduta pochi giorni prima in ospedale. Poi il viaggio in cimitero per la tumulazione della bara. La famiglia aveva dato in questo modo l’ultimo saluto ad una donna, molto conosciuta a Ferrara. A distanza di qualche giorno nessuno si aspettava di ricevere una comunicazione da parte dell’ospedale, che ribaltava completamente la situazione.

La disavventura è accaduta ad una famiglia di Ferrara. Pochi giorni fa si erano svolti i funerali di una donna, deceduta all’Ospedale del Delta di Lagosanto. I parenti avevano contattato un agenzia di onoranze funebri per sbrigare tutte le procedure e poter dare l’ultimo saluto alla defunta. Tutto sembrava essere andato per il verso giusto: il trasporto dall’ospedale alla Chiesa, la funzione religiosa, poi la tumulazione. Ma i familiari dell’anziana sono stati letteralmente presi in contropiede da una notizia che li ha sorpresi pochi giorni dopo.
L’ospedale chiama e cambia totalmente la situazione: scatta l’indagine
L’ospedale della provincia, che non era a conoscenza degli ultimi sviluppi, ha infatti contattato prima la famiglia, poi l’agenzia funebre Amsef, controllata dal Comune, chiedendo quando sarebbe avvenuto il ritiro del corpo della signora, che era ancora all’interno delle celle frigorifere. “Ma come – hanno risposto – i funerali sono già stati svolti?”. La notizia ha colto tutti di sorpresa: L’Amsef non riusciva a capire cosa fosse realmente successo: poi ha provato a ricostruire tutto e a fare luce sulla vicenda. L’agenzia comunale, secondo quanto sarebbe stato ricostruito, avrebbe richiesto a un’agenzia privata di trasportare all’ospedale una bara per la signora e poi avrebbe provveduto loro stessi, con i proprio operatori, alle restanti operazioni. Però gli operatori di Amsef avrebbero trovato la bara chiusa e avrebbero proceduto alla saldatura per la chiusura ermetica. Poi, ci sarebbero stati i funerali: svolti senza la salma della donna.

Sul caso è stato aperto un fascicolo conoscitivo: non risultano né indagati, né reati specifici. Bisognerà solo stabilire cosa sia realmente accaduto. Ora si procederà con l’estumulazione, per avere la certezza che la bara sia realmente vuota. Ma esiste anche un’altra ipotesi: ben più pesante: il sospetto è che la bara non fosse vuota (i responsabili Amsef si sarebbero accorti di un peso minimo durante il trasporto in Chiesa), ma che all’interno ci fosse un altro cadavere. L’assenza di controlli diretti sulla presenza del corpo risulta uno dei punti da chiarire nella ricostruzione degli eventi.





