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Fisco, basta cartelle esattoriali: per le vecchie azzeramento

La riforma delle cartelle esattoriali: annullamento per le vecchie cartelle esattoriali fino a 1.000 euro e rateizzazione in 84 mesi.

Le cartelle esattoriali, introdotte ufficialmente in Italia nel 1973 con la riforma del sistema fiscale, rappresentano uno degli strumenti attraverso i quali lo Stato richiede il pagamento di tributi non versati dai cittadini o dalle imprese. Questi atti, emessi dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, hanno avuto il compito di recuperare crediti dovuti allo Stato, come tasse, contributi previdenziali o altre somme non pagate. Una volta notificata la cartella, il contribuente aveva un periodo limitato per saldare il debito, altrimenti si poteva arrivare a misure come il pignoramento di beni o il blocco dei conti correnti.

L’attenzione si sposta sul dialogo Stato- cittadini: ecco perché Cityrumors.it foto Ansa

Nel corso degli anni, le cartelle esattoriali sono diventate uno strumento temuto da molti, soprattutto durante le crisi economiche, poiché accumulare debiti con il fisco poteva condurre a difficoltà finanziarie ulteriori. Tuttavia, il peso di queste pendenze ha generato negli ultimi tempi un crescente dibattito politico e sociale, portando infine all’attuazione di una riforma importante: l’azzeramento delle vecchie cartelle esattoriali o la possibilità di dilazione dei pagamenti in 84 rate mensili.

Cartelle esattoriali: la riforma della riscossione è finalmente entrata in vigore

Il nuovo decreto prevede infatti una serie di agevolazioni per i contribuenti con cartelle esattoriali emesse fino al 2015. Le vecchie pendenze, secondo la normativa, verranno cancellate automaticamente se di importo inferiore a 1.000 euro. Per chi invece ha cartelle superiori a questa soglia, la legge offre la possibilità di rateizzare i pagamenti fino a un massimo di 84 mesi. Ovvero sette anni. L’azzeramento automatico, riguarderà tutte le cartelle esattoriali che soddisfano determinate condizioni, offrendo una boccata d’ossigeno a migliaia di cittadini e piccole imprese.

La procedura di annullamento è già stata avviata dall’Agenzia delle Entrate. Si concluderà entro il 2024, mentre per chi opta per il pagamento dilazionato sarà necessario presentare una richiesta specifica per beneficiare del piano di rateizzazione. La novità sta suscitando grande interesse, non solo per il sollievo immediato che porta a tanti contribuenti, ma anche per il cambiamento che rappresenta nel modo di gestire il recupero delle somme dovute.

Cartelle esattoriali: vie d’uscita comode e legali cityrumors.it foto Ansa

Questa riforma mira a creare un sistema più flessibile, evitando che i cittadini e le imprese si trovino in una condizione di sofferenza economica eccessiva. La possibilità di estinguere il debito con un pagamento rateale a lungo termine, senza l’aggiunta di sanzioni o interessi particolarmente gravosi. Tutto ciò rappresenta un segnale di apertura e dialogo tra Stato e cittadini.

L’obiettivo del governo con questa riforma è duplice. Da un lato, garantire un recupero più agevole dei crediti erariali, e dall’altro, offrire un aiuto concreto a chi si è trovato in difficoltà economiche.  Si intende promuovere una riscossione più sostenibile e meno oppressiva. Si tratta di un intervento che potrebbe ridurre drasticamente il numero di pendenze fiscali e liberare molte famiglie e imprese dal peso delle cartelle esattoriali. La fine a un incubo che ha segnato per anni il rapporto tra fisco e contribuente.

Tania Guaida

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