Prosegue la marcia di avvicinamento verso Gaza della Flotilla. Ma il premier Meloni ha fatto un nuovo annuncio all’imbarcazione
La Flotilla non si ferma e prosegue il suo percorso di avvicinamento verso Gaza. Nella notte italiana l’imbarcazione ha raggiunto la cosiddetta zona ad alto rischio. Un ingresso che ha portato ad una reazione immediata da parte di Israele, che ha messo alcune imbarcazione in acqua con l’obiettivo di creare una sorta di blocco navale per evitare l’ingresso della flotta. Ma da parte degli attivisti non c’è alcuna intenzione di frenare il proprio percorso.
Nelle prossime ore si proverà a creare una sorta di passaggio per superare il blocco navale israeliano e raggiungere Gaza. Un compito non facile visto che Israele ha deciso di alzare il blocco navale e aumentato i droni in zona per capire meglio i movimenti delle imbarcazioni. Uno degli equipaggi della Flotilla ha comunque comunicato che “sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione“.
Meloni alla Flotilla: “Fermatevi”
Se da un lato la Flotilla non ha alcuna intenzione di fermarsi, dall’altro il premier Meloni sta spingendo per il blocco delle imbarcazioni altrimenti si metterebbe a serio rischio la pace. Il presidente del Consiglio ha confermato come il piano proposto da Trump potrebbe essere quello giusto per arrivare al cessate il fuoco nel minor tempo possibile e la missione degli attivisti potrebbe far saltare tutto.
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Naturalmente per il momento da parte della Flotilla non c’è alcuna intenzione di fare un passo indietro e si proverà a forzare il blocco di Israele con l’obiettivo di raggiungere Gaza. Per adesso si vive una fase di stallo che non sembra essere semplice da sbloccare e quindi vedremo cosa succederà nel corso di questo mercoledì.
Di certo la Flotilla ora è entrata nella zona più a rischio e si potrebbe aprire una sorta di incidente diplomatico con Israele oltre che a mettere a serio rischio la pace. Vedremo come si evolverà la situazione e se il piano di Trump sarà bloccato dagli attivisti, pronti a forzare il blocco deciso da Netanyahu.
