Il figlio dell’ex comandante vince il concorso, ma tra le domande una era completamente sbagliata: “stranamente” ha indovinato anche quellaÂ
Una notizia al limite dell’assurdo quella che arriva direttamente dalla Sicilia. La vicenda riguarda un concorso per poter entrare nel corpo della guardia forestale della regione in questione. Quanto è accaduto supera abbondantemente il limite dello “scandalo”. Ed ovviamente (e giustamente) si chiede che il concorso venga annullato con effetto immediato. Questo è quello che ha riferito il segretario del Partito Democratico, Anthony Barbagallo.
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Queste le sue parole: “Bisogna invalidare la prova e nominare una nuova commissione d’esame, composta stavolta da membri al di sopra anche del semplice sospetto. Non è possibile proseguire oltre“. Ovviamente le polemiche non sono assolutamente mancate. A vincere il figlio dell’ex dirigente generale de Corpo forestale della Sicilia (incarico avuto fino al febbraio del 2023). Guarda caso proprio quest’ultimo è stato incaricato nello scegliere i componenti della commissione.
Un concorso che ha visto partecipare più di 20mila candidati. Il primo, dopo i test a risposta multipla, 60 domande e un’ora di tempo a disposizione, sarebbe il figlio dell’ex dirigente generale. Che combinazione.
Una vicenda che ha fatto infuriare anche il mondo della politica. Il capogruppo del Partito Democratico all’Ars, Michele Catanzaro ha dichiarato: “L’esito di questo concorso è uno schiaffo a chi studia e si prepara con impegno ed è ancora più grave gettare un’ombra così profonda sulla scelta di chi dovrà gestire un settore cruciale in Sicilia come quello della prevenzione e degli interventi sugli incendi”.
Mentre due esponenti del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca e Nuccio Di Paola hanno dichiarato. “E’ inaccettabile che la graduatoria, sempre che sia vera, ancor prima che fosse pubblicata girasse nelle chat Whatsapp di diverse persone. Qualcuno ci dovrà spiegare come questa cosa, gravissima, che getta una grossa ombra sul concorso, sia potuta accadere“.
Come riportato in precedenza, però, una delle domande era sbagliata. Riguardava il numero di deputati all’Assemblea regionale siciliana. Le possibili risposte erano “60”, “120” o “90”. Tutte errate, visto che dal 2017 il numero dei seggi è stato ridotto a 70. Il Partito Democratico Sicilia ha ora richiesto l’annullamento del concorso e la nomina di una nuova commissione d’esame.
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