Alta tensione fra Tel Aviv e Teheran. La decisione da part di Netanyahu sta facendo molto discutere e non sono mancate le reazioni politiche
La situazione in Medio Oriente sembra essere ad un passo dalla crisi totale. Nella notte italiana Israele ha deciso di fare un attacco contro l’Iran. Colpiti i siti nucleari e uccisi anche personaggi molto importante nello schema politico e iraniano di Teheran. Fra le vittime, infatti, il campo delle guardie della rivoluzione, quello delle forze armate e gli scienziati del programma per l’arricchimento dell’uranio.
Un quadro davvero critico visto che da parte dell’Iran è stata già annunciata una dura reazione che non vedrà dei limiti. Dichiarazioni che hanno portato Israele a decretare uno stato di emergenza su tutto il territorio. Una situazione che sembra essere ad un passo dal degenerare completamente anche se la speranza è che si possa comunque riuscire ad arrivare ad una tregua in tempi molto brevi per porre fine a quanto sta succedendo in Medio Oriente.
L’attacco di Israele contro l’Iran ha provocato anche diverse reazioni politiche in tutto il mondo. La Turchia ha chiesto a Netanyahu di fermarsi subito. Anche la Cina si è detta molto preoccupata per quanto sta succedendo in Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno immediatamente preso le distanze da quanto successo sottolineando che, nonostante erano a conoscenza delle mosse israeliane, non c’è alcun coinvolgimento americano nell’azione decisa da Tel Aviv.
Anche l’Italia si è mossa dopo le notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il premier Meloni ha convocato una riunione d’urgenza per fare il punto della situazione mentre il ministro Tajani ha aperto un tavolo d’emergenza per capire anche l’eventuale coinvolgimento di italiani. Al momento non ci sono nostri connazionali feriti e non è da escludere che presto si possa iniziare un loro ritorno in patria.
Intanto il ministro Tajani ha invitato i due Paesi al dialogo. Una posizione ribadita anche nell’incontro con i due ambasciatori. La volontà dell’intero mondo è che si arrivi ad una tregua il prima possibile perché, nonostante le smentite arrivate dall’Olanda con Rutte, il rischio di una guerra mondiale è sempre più dietro l’angolo. E l’attacco di oggi conferma come in Medio Oriente la situazione non è assolutamente sotto controllo.
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