Tragedia a Durango: una ragazza di 14 anni muore dopo un’operazione estetica, all’insaputa del padre. La madre è accusata di aver nascosto la verità
Una bugia agghiacciante, una tragedia silenziosa e un padre che scopre la verità più crudele al funerale della figlia. La storia di Paloma Nicole Arellano, una ragazzina di appena 14 anni, ha scosso il Messico. Una vicenda che apre un dibattito drammatico sul consenso per gli interventi estetici sui minori.

La giovane è morta dopo un’operazione di mastoplastica additiva, subita all’insaputa del padre. L’ombra della menzogna e della negligenza medica si allunga su una storia che sembra un film dell’orrore.
Tutto ha inizio con una bugia. Il padre di Paloma, Carlos Arellano, credeva che sua figlia fosse in isolamento in montagna perché aveva contratto il COVID-19. Per giorni, la madre lo aveva tenuto all’oscuro. Gli ha raccontato che la ragazza era in quarantena. Poi, che a seguito di un presunto peggioramento era stata ricoverata in ospedale.
La realtà, però, era ben diversa. La giovane Paloma era stata sottoposta a un intervento chirurgico in una clinica privata. Un’operazione che si è rivelata fatale.
Il dramma di un padre e la menzogna della figlia
La tragedia si è consumata in segreto. L’operazione per l’inserimento di protesi mammarie ha avuto complicazioni devastanti. Ha infatti portato a un arresto cardiaco e a un edema cerebrale. I medici avevano provato a salvarla, intubandola e mettendola in coma farmacologico. Non c’è stato nulla da fare.

La giovane era stata dichiarata in morte cerebrale. Carlos Arellano ha scoperto l’orribile verità solo al funerale della figlia, quando un parente gli ha confessato che la causa del decesso non era una malattia, ma un intervento di chirurgia estetica.
Di fronte a un inganno così crudele, il padre ha avviato una battaglia legale per ottenere giustizia. Ha sporto denuncia contro la madre, il chirurgo e la clinica, accusandoli di negligenza medica, occultamento di informazioni e falsificazione di documenti ufficiali. Secondo Arellano, il certificato di morte sarebbe stato alterato per nascondere la verità, indicando come causa del decesso una malattia.
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Il caso ha riacceso i riflettori su una questione cruciale, ossia il consenso informato per gli interventi chirurgici sui minori. La legge messicana, infatti, stabilisce che entrambi i tutori legali debbano autorizzare interventi ad alto rischio. La morte di Paloma ha messo in luce una falla nel sistema, con gli esperti che chiedono un rafforzamento dei protocolli per garantire la sicurezza degli adolescenti.