Milano sotto inchiesta: emergono pressioni politiche per approvare progetti legati alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Milano sta attraversando una fase critica, segnata da un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto i vertici dell’urbanistica comunale. Le dimissioni dell’assessore Giancarlo Tancredi e le richieste di arresto da parte della Procura hanno scatenato un terremoto politico. Il sindaco Sala, pur respingendo le accuse, è finito nel mirino dell’opinione pubblica. In risposta, è stato proposto un “Patto per Milano” per ricostruire fiducia e trasparenza A.

L’inchiesta “Palazzopoli” ha scoperchiato un sistema di pressioni e favoritismi che ruota attorno ai progetti strategici per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Al centro delle indagini ci sono l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi e Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano, entrambi indagati per corruzione.
Milano sotto inchiesta: le intercettazioni e le preoccupazioni
Le intercettazioni rivelano un fitto scambio di messaggi tra i due, con Tancredi che sollecita pareri favorevoli su progetti inizialmente bocciati. Tra questi, il Villaggio Olimpico di Porta Romana, l’Arena di Santa Giulia e l’edificio multifunzionale di via Ripamonti 89. In tutti i casi, le valutazioni tecniche negative sono state ribaltate dopo incontri riservati e pressioni dirette.Il caso Ripamonti è emblematico: l’edificio ex De Angeli Farmaceutica, trasformato da Real Step in centro direzionale, ha visto un’impennata di valore da 16 a circa 45 milioni di euro. La società risulta anche tra i finanziatori della campagna elettorale del sindaco Sala, con un contributo regolarmente registrato.

Il Comitato Olimpico aveva già espresso preoccupazioni per i ritardi nei lavori, ma Tancredi rassicurava pubblicamente sul rispetto dei tempi. Le intercettazioni, però, mostrano una realtà ben diversa, fatta di ambiguità e interessi privati che si intrecciano con le funzioni pubbliche.Nel frattempo, il piano anticorruzione del Comune sembra non aver retto all’urto dell’inchiesta. La Direzione “Legalità e controlli” non ha impedito le anomalie, e le dimissioni di figure come Gherardo Colombo dal Comitato Legalità hanno accentuato il clima di sfiducia.
Milano, città simbolo di innovazione e sviluppo, si trova ora a fare i conti con una crisi di credibilità. La trasparenza urbanistica è sotto esame, e il futuro dei progetti olimpici appare