Attimi di paura nella redazione de La Stampa. Nel giorno dello sciopero dei giornalisti c’è stato un duro assalto. Non sono mancati i messaggi di cordoglio
Momenti paura a La Stampa in questo venerdì di fine novembre. In un giorno in cui il giornale era in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro un gruppo di manifestanti ha deciso di effettuare un attacco nella redazione centrale di Torino. Un vero e proprio blitz organizzato e che aveva come obiettivo quello di aumentare il timore fra i giornalisti e non solo.
I manifestanti hanno deciso di irrompere sia con il volto scoperto e con il passamontagna per imbrattare i muri con scritte e buttato in aria liberi e carte preziose. Un attacco molto duro e che conferma una necessità di intervenire in maniera rapida per cercare di mettere in sicurezza anche le redazioni. Non ci sono assolutamente feriti, ma la pausa è stata tanta.
I messaggi di vicinanza e solidarietà sono stati diversi. Anche il presidente Mattarella ha voluto inviare la propria condanna per quanto successo a La Stampa. I giornalisti non fermeranno il proprio lavoro e continueranno normalmente nonostante queste minacce arrivare nella giornata odierna.
E’ stata aperta un’indagine per cercare di ricostruire meglio quanto successo. Di certo la presenza di persone con il volto scoperto consentirà in un prossimo futuro di poter risalire alla loro identità e denunciarli. Ma dietro c’è una questione più grande e alla quale va trovata una soluzione in davvero poco tempo.
La sicurezza e la libertà del giornalismo è sempre più a rischio. Il messaggio di vicinanza del presidente Mattarella è la conferma di come lo Stato è assolutamente al fianco dei quotidiani. Ma c’è sempre la necessità di riuscire a trovare una soluzione in davvero poco tempo.
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