Nonostante faccia ormai parte del passato, i controlli della Guardia di Finanza sul reddito di cittadinanza non si fermano. Centinaia le denunce presentate.
Il governo ha deciso di mettere il Reddito di cittadinanza in un cassetto, ma i controlli della Guardia di Finanza su quanto successo in passato non finiscono. E nelle ultime ore centinaia di persone sono finite nel mirino delle Fiamme Gialle dopo alcune verifiche effettuate tra Varese e Busto Arsizio.
In particolare, secondo quanto riferito dai media locali, i controlli hanno riguardato il periodo compreso fra il 2019 e il 2023. Approfondimenti che hanno portato i finanziari a scoprire oltre 600 persone extracomunitarie a ricevere illecitamente il beneficio. Erano diversi i requisiti mancanti e tra questi c’è anche l’assenza del permesso di soggiorno. Sono in corso, comunque, tutti gli accertamenti del caso per avere un quadro molto più chiaro.
Le somme ricevute in modo illecito
Ma quante sono le somme pagate illecitamente dall’Inps? Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, stiamo parlando di una cifra di quasi 3 milioni di euro. Inoltre, il blitz della Guardia di Finanza ha portato allo stop dell’erogazione di 2 milioni di euro e sono in corso le procedure per la restituzione delle somme percepite in modo illegale.
Si tratta di una indagine che comunque continuerà nei prossimi giorni per capire meglio il funzionamento del sistema e se ci sono altre persone coinvolte in questa vicenda.
La battaglia al Reddito di cittadinanza continua
Di certo quanto successo a Varese conferma che lo Stato non ha nessuna intenzione di fermare la propria battaglia contro il Reddito di cittadinanza. Il blitz, inoltre, ribadisce come la misura in passato ha avuto diverse lacune e, quindi, la decisione di fare un passo indietro della maggioranza, viene giustificata proprio da queste falle presenti nel sistema.
