Il rene di un maiale è stato trapiantato su un malato terminale, si tratta della prima volta nella storia: i risultati sono a dir poco soddisfacenti
Un trapianto che può scrivere delle importanti pagine di storia della medicina. Anche se, a questo punto, lo ha già fatto. SI tratta di un trapianto rivoluzionario che arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America. Protagonisti i chirurghi di Boston. Secondo quanto riportato dal quotidiano “New York Times” i medici hanno trapiantato un rene di un maiale (geneticamente modificato) sul corpo di un uomo di 62 anni. Quest’ultimo affetto da una malattia renale terminale.
Come riportato in precedenza si tratta del primo intervento del genere che viene effettuato nella storia della medicina. Altri tentativi di questo genere erano stati si effettuati, ma solamente su pazienti in morte cerebrale. Nel caso in cui questo trapianto dovesse continuare ad avere un importante successo tenderà ad offrire speranza a centinaia di migliaia di persone che hanno malattie renali. I segnali, però, fino a questo momento possono ritenersi a dir poco soddisfacenti.
I segnali che arrivano dallo stesso paziente sono incoraggianti. Anche perché l’organo in questione ha iniziato a produrre urina subito dopo l’intervento a cui il 62enne è stato sottoposto. Le sue condizioni, con il passare del tempo, migliorano sempre di più. Questo è quello che arriva direttamente dal “Massachusetts General Hospital”. I sanitari, infatti, affermano che il paziente inizia già a camminare per i corridoi dell’ospedale. Non è da escludere, a questo punto, che potrebbe essere anche dimesso nei prossimi giorni.
Un risultato importante nel campo dei trapianti. Di questo ne ha parlato, al “NYT”, il dottor Leonardo V. Riella, direttore medico dei trapianti di rene al “Massachussets General Hospital”. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni in merito: “Su larga scala la dialisi diventerà obsoleta“. Come riportato in precedenza, in passato, erano stati già effettuati dei procedimenti del genere.
Lo scorso anno i chirurghi appartenenti alla “New York University Langone“, guidati dal professor Robert Montgomery, erano riusciti a trapiantare un rene di maiale (anche in questo caso geneticamente modificato) che ha funzionato dopo 32 giorni su un uomo che era stato dichiarato morto secondo alcuni criteri neurologici derivati dalla “morte cerebrale”. Nel 2021, invece, c’era stato il primo tentativo su una paziente con una gravissima disfunzione renale. In quel caso, però, il procedimento non andò affatto bene.
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