Una coppia è stata pubblicamente fustigata per sesso extraconiugale, illegale nella provincia islamica. Un’esecuzione crudele che fa discutere
Un grido che squarcia il silenzio, il suono sordo di un bastone che si abbatte sulla carne. In Indonesia, nella provincia ultraconservatrice di Aceh, la Sharia non perdona. Una coppia, condannata per rapporti sessuali extraconiugali da un tribunale islamico, è stata fustigata pubblicamente davanti alla folla.
Una scena che sembra arrivare direttamente dal Medioevo, ma che purtroppo è estremamente attuale. Un monito crudele in un Paese a maggioranza musulmana, dove Aceh è l’unica regione ad aver adottato la legge islamica.
L’Indonesia, nel suo ultimo codice penale del 2022, ha vietato i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, ma quella legge entrerà in vigore solo l’anno prossimo. Ad Aceh, invece, la Sharia è già realtà da anni, una spada di Damocle sulla testa di chiunque osi infrangere le sue rigide regole.
E così, l’uomo e la donna sono stati fustigati con un bastone di rattan, senza pietà, in un parco del capoluogo di provincia Banda Aceh. Ma non erano soli. Altri tre, colpevoli di gioco d’azzardo online e consumo di alcol, hanno ricevuto anch’essi la loro dose di bastonate: ben 49 frustate, un supplizio per una “lezione morale”.
Lezione morale o crimine internazionale?
“Oggi stiamo eseguendo la fustigazione (…) Questa è una lezione morale per tutta la comunità“, ha dichiarato ai giornalisti il sindaco di Banda Aceh, Illiza Sa’aduddin Djamal, quasi a giustificare una pratica che per molti è pura barbarie. I servizi medici, pronti a intervenire in caso di svenimenti o ferite gravi, erano lì a testimoniare la brutalità del rito.
A febbraio, un altro episodio agghiacciante: due studenti, condannati per relazioni omosessuali, furono condannati rispettivamente a 77 e 82 frustate nella stessa provincia. Anche lì, le relazioni tra persone dello stesso sesso sono vietate e punite con la massima severità.
Le associazioni per i diritti umani hanno condannato questa punizione, definendola “draconiana” e disumana. Ma la pratica, incredibilmente, gode di un ampio sostegno pubblico ad Aceh.
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La provincia ha iniziato ad applicare la Sharia dopo aver ottenuto un’autonomia speciale nel 2001, un’iniziativa del governo centrale per sedare una lunga insurrezione separatista. Una concessione che ha portato con sé l’ombra di una giustizia arcaica e brutale, dove il corpo diventa lo strumento della punizione e la morale è imposta a frustate.
