Un imputato, oggi in custodia cautelare, si fingeva di essere uno psicoterapeuta con le pazienti donna, ma era solamente una scusa
Un uomo ha destato molto stupore quando è stato arrestato per quanto aveva fatto. La popolazione è rimasta sconvolta davanti alla notizia, soprattutto per quanto macabre e inaccettabili fossero le sue azioni, andate avanti per anni senza che nessuno se ne rendesse conto, fino a quando non è arrivata la denuncia e le conseguenti indagini.
Un uomo che a quanto pare era disposto a tutto, anche a inventarsi un piano tanto macabro, quanto ingegnosamente negativo per poter ottenere quel che voleva e poter soddisfare le proprie voglie malate. L’inchiesta nei suoi confronti è datata 2021, quando una delle vittime si è resa conto che qualcosa non andava e ha deciso di procedere per vie legali.
Da quell’anno l’uomo si trova in custodia cautelare. Ma cos’è che ha suscitato così tanto scalpore? Cosa ha fatto quest’uomo di tanto grave? Intanto, partiamo dicendo che l’imputato è un francese di 47 anni che come mestiere, o almeno questo diceva di essere, faceva l’ipnoterapeuta nel propri studi ad Aix-en-Provence e Marsiglia.
In queste due località consumava le sue passioni più malate, fingendo di offrire a queste ragazze i propri servigi da professionista, ma in realtà abusando continuamente di loro, al punto da aver accumulato decine e decine di vittime nel corso dei suoi anni di ‘terapia’.
Ma come faceva a riuscire ad agire senza alcun disturbo e, soprattutto, senza che la vittima si ricordasse nulla? Per conquistare la loro fiducia, il quarantasettenne organizzava alcune sedute di ipnosi. Nel corso di queste presunte sedute somministrava loro di nascosto un potente sonnifero che le indagini hanno specificato trattarsi di Zolpidem.
Questo farmaco contro l’insonnia faceva cadere in un sonno profondo le donne, lasciandole così incoscienti per lunghi periodi di tempo che andavano dalle tre alle dieci ore. In questo lasso di tempo abusava sessualmente di loro, arrivando anche a filmarle senza il loro consenso.
Per giunta, l’avvocato di cinque delle vittime, ha specificato che di alcune teneva questi filmati come fossero dei trofei di caccia. Questo caso è venuto alla luce nel 2019 quando una donna di 24 anni ha presentato una denuncia. La ragazza lo aveva incontrato a una festa e gli avrebbe chiesto una seduta di ipnosi.
L’uomo le ha offerto un bicchiere che dopo poco averlo bevuto le ha causato delle vampate di calore. I suoi ricordi in quel momento si sono fatto sbiaditi, permettendole però di ricordare alcuni frammenti di ciò che è accaduto nelle ore seguenti, con l’uomo che ha abusato di lei, permettendola di denunciarlo.
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