Le parole di Sinner, nelle quali ha esaltato il suo amore per l’Italia, hanno scatenato la reazione degli Schutzen tirolesi: “Hai mancato di rispetto”
Alcuni tifosi italiani in passato hanno criticato Jannik Sinner, provando a metterne in dubbio l’italianità. Il recente rifiuto di partecipare alla Coppa Davis non ha fatto altro che inasprire alcuni rapporti tra parte della tifoseria azzurra e il campione altoatesino, appena tornato al numero uno della classifica Atp dopo il successo nel torneo di Parigi Bercy. Ma le critiche a Sinner non arrivano solo da una frangia estrema di tifosi italiani. Il campione azzurro è stato infatti duramente contestato dagli Schützen sudtirolesi, l’associazione che rievoca le milizie popolari asburgiche.

Sinner, in una recente intervista a Sky Sport ha spiegato i motivi che lo avevano portato a rifiutare la convocazione per la Coppa Davis e aveva parlato a cuore aperto del suo amore per l’Italia: “Sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato qui e non in Austria, o da un’altra parte. Questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”. Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione degli altoatesini.
Sinner attaccato dagli altoatesini: “Manchi di rispetto”
Christoph Schmid, comandante provinciale degli Schützen sudtirolesi ha scritto una lunga lettera al tennista azzurro. Con parole molto dure: “Sai bene che affermazioni come questa, soprattutto se pronunciate da un personaggio così famoso, hanno un impatto che va ben oltre lo sport. Non solo vengono accolte con soddisfazione dai nazionalisti in Italia ma anche con preoccupazione qui da noi. Questo perché toccano questioni fondamentali: la nostra lingua, la nostra storia, la nostra identità”, ha ribadito. “Se un giorno la maggioranza degli altoatesini dovesse dimenticare la propria autonomia e identificarsi esclusivamente come italiani, l’opera di coloro che un tempo volevano eliminare la nostra peculiarità – da Tolomei a Mussolini – sarebbe compiuta. La vigilanza non è quindi un’ostinazione di principio, ma espressione di responsabilità nei confronti del nostro Paese e della sua consolidata diversità culturale”.

Sinner è stato criticato di essere troppo italiano e di non rendere omaggio all’Austria. La nazione che “da te ‘rifiutata’ ha difeso instancabilmente i diritti della popolazione altoatesina in decenni difficili, a livello politico, diplomatico e culturale. Senza questo impegno, la nostra autonomia odierna, il nostro benessere e forse anche il tuo originale e familiare dialetto puschtra difficilmente sarebbero stati preservati. Per molte generazioni di altoatesini, l’Austria è stata l’unica voce di solidarietà, sostegno e appoggio. Per questo fa male quando personalità di spicco del nostro Paese, con parole sconsiderate, danno l’impressione che questo legame storico e l’autonomia conquistata con tanta fatica siano diventati insignificanti. Perché l’identità e la diversità culturale non devono mai scomparire dietro il simbolismo nazionale. Altrimenti, un giorno le forze politiche a Roma potrebbero essere tentate di mettere in discussione questa autonomia di cui abbiamo così urgentemente bisogno e per la quale lottiamo ogni giorno”.
Quindi la chiusura finale. A Sinner viene chiesto maggior rispetto per l’Austria. “Siamo ben consapevoli di quanto sia forte la pressione dell’opinione pubblica su di te, di quanto spesso ti vengano poste le stesse domande. Il nostro desiderio è quindi semplice: quando in futuro ti verrà chiesto del tuo sentimento nazionale, ti preghiamo di considerare la portata delle tue parole. Parla, se lo desideri, della tua appartenenza all’Italia, ma fallo con rispetto verso tutti coloro che si considerano altoatesini, ladini o membri di altre minoranze. Proprio tu, che viaggi tanto nel mondo, sai bene che l’apertura e la diversità non sono una debolezza, ma una forza. Anche la Costituzione italiana tutela l’autonomia culturale delle minoranze, un principio che tutti noi dovremmo vivere e preservare”.





