Quanto pesa per il nostro Paese la scelta di Jannik Sinner di trasferire la sua residenza a Monaco? Quanti soldi evita di pagare il campione azzurro all’erario?
La vittoria nel Six Kings Slam di Jannik Sinner ha permesso al tennista altoatesino di prendersi una piccola rivincita nei confronti di Carlos Alcaraz, che lo aveva surclassato nella classifica Atp. I due campioni si sono divisi la leadership della graduatoria internazionale, i tornei del Grande Slam (Sinner ha portato a casa gli Australian Open e Wimbledon, Alcaraz il Roland Garros e gli Us Open, battendo l’azzurro in finale), e la stragrande maggioranza dei tornei internazionali.
Sinner ha fatto esultare gli italiani, ha scatenato la passione dei tennisti e degli appassionati, ha incollato milioni di persone davanti alla tv, per assistere ai suoi trionfi e alle finali alle quali ha partecipato. Ma alcune scelte, che riguardano la sua italianità e l’attaccamento al nostro Paese, hanno fatto discutere e continuano a generare dubbi e perplessità: dal punto di vista finanziario e sportivo.
La prima è legata al forfait in Coppa Davis: il tennista italiano più amato ha deciso di non partecipare alla competizione più attesa dai tifosi: una sorta di Mondiali del Tennis. Sinner ha annunciato il suo forfait alle Finals 8, che tra l’altro si giocheranno in Italia: a Bologna. Una brutta notizia per i tifosi e gli appassionati: “E’ stata una scelta difficile. Ho vinto la Coppa Davis due volte, e questo ha avuto il suo peso” ha detto il tennista azzurro: “Io e il mio team abbiamo preso questa decisione perché la stagione, alla fine dell’anno, è piuttosto lunga e ho bisogno di una pausa extra per iniziare prima la preparazione”.
La seconda è legata alla scelta di mantenere e confermare la cittadinanza a Monaco. Quanto pesa questa decisione sulle casse del Governo italiano? Quanto potrebbe incassare il nostro Paese se Jannik tornasse a tutti gli effetti in Italia e fosse soggetto a rispettare la nostra stessa tassazione? I numeri sono eloquenti: Sinner ha trasferito la sua residenza a Monaco (scelta assolutamente legale) per avere dei vantaggi fiscali. Una decisione che lo accomuna a diversi artisti e personaggi dello spettacolo che lo avevano preceduto e che avevano già scelto questo escamotage.
Se Sinner riportasse la sua residenza in Italia, quanto incasserebbe il nostro Governo? Per molti Jannik Sinner, cambiando residenza e tornando in Italia, regalerebbe un messaggio significativo, trasformandosi nel simbolo nazionale della lotta all’evasione. Ma al di là dell’aspetto istituzionale, proviamo a vedere quanto potrebbe incassare il nostro Paese, se Jannik optasse per questa soluzione. Sinner nel 2024 ha guadagnato circa € 26,6 milioni tra premi e sponsorizzazioni (quest’anno, secondo una prima stima, la cifra dovrebbe essere raddoppiata). Nel Principato di Monaco vige il regime fiscale in cui non è obbligatoria l’imposta sul reddito delle persone fisiche per la gran parte dei residenti non francesi.
In Italia, le aliquote dell’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) per il 2025 sono queste: 23% fino a € 28.000, 35% da € 28.001 a € 50.000, 43% sopra € 50.000. Va precisato che ci sono anche addizionali regionali/ comunali che possono portare l’aliquota effettiva leggermente più in alto. Sinner, come residente a Monaco rispettando i requisiti per considerarsi residente nel Principato (e non è cittadino francese soggetto alla convenzione fiscale Francia-Monaco), non pagherebbe imposta sul reddito personale in Monaco sui suoi guadagni da attività professionale, sponsorizzazioni, premi.
Difficile specificare quanto Sinner avrebbe invece pagato in caso di residenza in Italia. La regola è chiara: per i redditi superiori ai 50.000 euro, l’aliquota massima è del 43%. Ma quali guadagni sarebbero soggetti a questo tipo di tassazione? Le vittorie nei tornei internazionali, sono infatti soggette alla tassazione relativa a quel Paese. Pagando le imposte su quei premi, potrebbe beneficiare di crediti d’imposta in Italia per evitare la doppia imposizione, in base alle convenzioni internazionali. Difficile quindi trovare una cifra ufficiale. Ma sarebbe sicuramente più significativa rispetto allo zero, pagato a Monaco. Sinner in Italia sarebbe certamente soggetto al pagamento delle cifre dovute dai guadagni, derivanti dalle sponsorizzazioni, che sono considerati redditi da lavoro autonomo e quindi soggetti all’Irpef secondo gli scaglioni previsti.
Secondo gli esperti, il tennista azzurro, tra guadagni extra e tasse dovute alle vittorie internazionali, rischierebbe di pagare una cifra che oscilla intorno ai dieci milioni di euro. Ecco la motivazione che lo ha spinto a scegliere di optare per una residenza diversa. E che ha scatenato la rabbia di molti italiani.
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