Tragedia in Marocco: turista belga di 77 anni scivola in un tombino a cielo aperto e annega nel fango davanti ai figli. L’indagine e le denunce sulla sicurezza
La vacanza da sogno si è trasformata in un incubo di fango e orrore. Un turista di 77 anni è morto in modo tragico e incomprensibile. È annegato in una pozza di fango melmoso, dopo essere scivolato in un tombino a cielo aperto. La scena raccapricciante si è consumata sotto gli occhi inermi dei suoi figli.
L’incidente è avvenuto venerdì scorso a Tassoultante, un’area tranquilla e lussuosa alle porte di Marrakech, nota per i suoi campi da golf e le ville private con piscina. Un contrasto brutale tra il comfort ricercato dai visitatori stranieri e il pericolo nascosto nelle strade locali.
Secondo la ricostruzione dei testimoni oculari, l’uomo era alla guida della sua auto insieme ai figli. Stava attraversando il villaggio di El Khadir quando, in una curva, ha perso il controllo del veicolo. L’auto è sbandata verso un canale di scolo, ma si è bloccata. La ruota anteriore sinistra era rimasta incastrata in un tombino scoperto, privo di copertura e situato proprio sul bordo del canale.
L’anziano turista è sceso dall’auto per valutare i danni e cercare di capire come liberare il mezzo, ma è stato tradito dal terreno. Scivolando sul bordo viscido e fangoso, è caduto nella fossa piena di acqua stagnante e fango denso.
L’orrore davanti ai figli, una morte terribile in vacanza
Ciò che è accaduto dopo è un dramma indicibile. Per gli occhi dei figli, che hanno assistito alla scena con orrore, il padre è svanito nel fango. L’anziano non ha avuto scampo, inghiottito quasi immediatamente e morto annegato. Non è stata diffusa l’età dei figli, ma la polizia ha confermato che la famiglia era diretta verso un istituto scolastico al momento della tragedia.
L’intervento delle autorità per recuperare il corpo è stato estremamente difficile a causa della quantità e della densità del fango. Dopo ore di lavoro e di ispezione, la salma è stata finalmente rimossa e trasferita a Marrakech per l’autopsia, che dovrà determinare l’esatta causa del decesso. La polizia marocchina ha avviato un’indagine approfondita sull’incidente, interrogando i figli e i testimoni.
La tragedia ha immediatamente scatenato l’indignazione e la protesta dei residenti locali. Scrivendo ai media, i cittadini di Tassoultante hanno chiesto con forza alle autorità di intervenire con urgenza contro le “situazioni pericolose” causate dalla negligenza infrastrutturale.
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Le richieste sono chiare e drammatiche. Installare barriere di cemento lungo il canale e, soprattutto, coprire i tombini e gli scarichi aperti per evitare che il lusso della località turistica nasconda trappole mortali. Il dramma del turista belga, confermato dal Ministero degli Affari Esteri, è la prova più crudele di un pericolo ignorato per troppo tempo.
