Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha aumentato i dazi verso alcuni dei principali partner commerciali del Paese di cui è alla guida, lo ha fatto con una missiva diretta dove spiega le motivazioni
Lo aveva annunciato proprio alcune ore prima lo stesso Donald Trump sul suo social di riferimento Truth che oggi alle 12 ora locale, quindi le 18 in Italia, sarebbe iniziato l’invio delle prime lettere su dazi e accordi commerciali, sospesi mesi fa ma giunti oramai alla fine della tregua che riporta in vigore le imposte sospese. Soprattutto le prime missive sono state indirizzate a Giappone e Corea del Sud, che dal prossimo mese di agosto vedranno l’imposta salire al 25% per i prodotti che entreranno negli USA provenienti da questi due paesi.
Era il 2 aprile scorso, quando proprio nei primi giorni dell’amministrazione Trump annunciò il Liberation Day. Una nuova politica commerciale soprattutto fatta di una tassa commerciale da applicare a tutti quei prodotti che entrano negli Stati Uniti per essere commercializzati. Tutto con un obbiettivo dichiarato più volte dal presidente americano, quello di rafforzare l’economia degli Stati Uniti.
Una vera e propria guerra commerciale quella scatenata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, un modo secondo la nuova amministrazione per rilanciare l’economia USA, per destabilizzare le varie alleanze economiche che disturbano l’import e l”export a stele e strisce e anche per cercare di reperire nuovi fondi federali senza andare a gravare ulteriormente sui cittadini americani con nuove tasse.
Un tira e molla però piuttosto schizofrenico, con annunci e ritrattazioni, minacce e proposte di accordi, con scadenze imposte, ma poi all’ultimo allungate come se fosse un favore, una concessione fatta per andare incontro alle richieste altrui. Anche l’Europa si è trovata dentro questa battaglia commerciale con i nuovi dazi imposti anche ai paesi della Commissione europea, la scadenza per l’Italia e gli altri pesi membri sarà per il prossimo 9 luglio con Trump che continua a minacciare un ulteriore aumento del 10% sui nuovi dazi già imposti ma per ora congelati.
Oggi però Trump ha rotto gli indugi e, dopo averlo annunciato sui social, ha spedito delle lettere a due dei paesi principali partner commerciali degli Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud dove annuncia che ha firmato un ordine esecutivo per posticipare la scadenza dei dazi dal 9 luglio al 1 agosto.
Nelle due diverse missive, una diretta al primo ministro di Tokyo e l’altra indirizzata invece direttamente al presidente coreano, Trump annuncia un rialzo dei dazi al 25% sui prodotti provenienti dai due Paesi. “È un grande onore per me inviarvi questa lettera che dimostra la forza e l’impegno della nostra relazione commerciale”. Sia in quella a Tokyo che in quella e Seul, il presidente quindi aggiunge: “I nostri rapporti sono sfortunatamente tutt’altro che reciproci. A partire dell’1 agosto imporremo dazi di solo il 25% su tutti i prodotti inviati negli Stati Uniti”. “Se per qualsiasi motivo deciderete di aumentare i vostri dazi, noi aggiungeremo un altro 25%”. Una formula identica per entrambe le lettere, dal tono perentorio e che non lascia quindi altra via, vediamo però se, come in altre occasioni, queste resteranno soltanto minacce prima di arrivare ad un tavolo delle trattative.
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