Proseguono a ritmo serrato le indagini per dare un volto e un nome all’autore degli scioccanti omicidi che sono stati scoperti sabato scorso nel parco della capitale
Un caso che ha scioccato l’opinione pubblica e non ha lasciato indifferenti anche gli stessi inquirenti che più volte purtroppo si trovano davanti dei corpi senza vita. Ma questa volta, oltre al solito drammatico e assurdo femminicidio, c’è quel piccolo corpicino trovato morto a poca distanza da quella che era sua madre a sconvolgere i sentimenti. Ecco perchè le indagini proseguono serratissime per dare un nome e un volto al presunto assassino nel più breve tempo possibile.

Restano molti i punti oscuri ancora da chiarire sul macabro ritrovamento sabato scorso, a Villa Pamphili nel cuore di Roma, del corpo senza vita di una donna, di circa 40 anni, scoperto dietro un cespuglio chiuso in un sacco nero dell’immondizia in avanzato stato di decomposizione, mentre, a un centinaio di metri di distanza, giaceva anche il cadavere di una bambina, con evidenti segni di violenza sul corpo, che dopo le prime indagini è stato appurato essere sua figlia.
Si cercano le tracce dell’assassino
Resta, oltre a una macabra storia, un vero e proprio giallo quello del doppio ritrovamento nel tardo pomeriggio di sabato scorso del corpo di una donna chiuso dentro un sacco e poco distante anche quello di una bambina di meno di un anno di vita. Immediati sono partiti i rilievi della scientifica e le indagini per cercare di ricostruire gli ultimi istanti delle due povere vittime, le cause che hanno portato ai decessi e eventuali tracce lasciate dall’assassino. Intanto risulta complicato risalire anche all’identità della donna che a quanto pare potrebbe essere senza fissa dimora, abituata a un riparo di fortuna proprio all’interno del parco.

Gli inquirenti e gli investigatori della polizia scientifica stanno effettuando dei riscontri su alcuni tatuaggi presenti sul corpo della donna, uno con un teschio su un surf e un altro floreale. Le verifiche, da parte della polizia scientifica, potrebbero contribuire a confermare l’identità della signora. Anche l’esame autoptico non ha dato un chiaro riscontro sulle cause della sua morte, si sa soltanto che questa era avvenuta ben prima del suo ritrovamento e che il corpo avvolto all’interno del sacco dell’immondizia è stato trasportato sul punto dove è stato ritrovato e non trascinato.
La bimba è stata strangolata
Il parco è uno dei più frequentati di Roma soprattutto nei weekend, ecco perchè si stanno rivelando molto preziose anche le testimonianze che gli inquirenti stanno raccogliendo tra i frequentatori abituali della zona. Proprio un gruppo di ragazzi che si trovava al parco la sera prima del ritrovamento dei corpi avrebbe riferito di aver visto “un uomo con un fagotto in mano non lontano dal luogo in cui è stata trovata la bambina”. Inizialmente i giovani non avevano dato peso a quel particolare, ma dopo aver letto la notizia del rinvenimento dei cadaveri hanno ricollegato i punti e sono andati alla polizia a raccontare quanto visto. Secondo le indagini poi la bambina potrebbe essere stata uccisa la sera prima del ritrovamento.

Dai segni rinvenuti sul suo corpicino potrebbe essere stata uccisa per strangolamento, particolare davvero agghiacciante se risultasse vero. I tratti somatici della donna e della bambina, entrambe di carnagione chiara, lascerebbero ipotizzare una provenienza dall’Est o Nord Europa. Gli investigatori stanno incrociando i dati con gli elenchi delle persone scomparse, sia in Italia che all’estero, mentre sempre secondo le testimonianze rese dai tanti frequentatori del parco, la Polizia avrebbe anche a disposizione un identikit che starebbe cercando di incrociare con le immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona.