Momento di grande tensione sui cieli al confine orientale della nostra penisola per un volo partito dall’aeroporto di Venezia e diretto in Macedonia del Nord
Ben 17 giri di avvicinamento all’aeroporto di destinazione, senza mai riuscire a toccare terra, poi il pilota dell’Airbus A321 della compagnia low cost Wizz Air, è stato alla fine dirottato verso Pristina, in Kosovo. Una vere e propria odissea nei cieli sopra i Balcani quella che ha visto protagonisti i passeggeri di un volo decollato dall’aeroporto “Marco Polo” di Venezia e diretto a Skopje, un volo in apparenza normale e senza problemi che, per motivi che le autorità stanno cercando ancora di accertare, ha invece vissuto momenti di angoscia.

L‘avvento delle compagnie aeree low cost ha rivoluzionato ormai da decenni totalmente il comparto viaggi in tutto il mondo, donando la possibilità di scegliere mete da sogno e destinazioni lontane anche con un budget più ridotto. Un successo quasi inarrestabile che però negli tempi sta vivendo un periodo di flessione, soprattutto nel nostro Paese, dove infatti i voli nazionali, gestiti non dalle compagnie di bandiera, si sono fortemente ridotti.
Il mistero del volo Italia-Macedoni del Nord
Tutto era andato senza alcun problema, decollo in perfetto orario, il tempo nonostante alcune giornate perturbate non era proibitivo e l’avvicinamento all’aeroporto di destinazione era stato senza alcun intoppo. Poi qualcosa deve essere accaduto tanto da costringere il pilota a virare verso un altro aeroporto per riuscire a portare sano e salvo a terra l’aereo.

Una vera e propria odissea aerea di quasi due ore quella vissuta da 239 passeggeri a bordo dell’Airbus A321neo della Wizz Air partito da Venezia e diretto a Skopje, in Macedonia del Nord, con oltre due ore per provare l’avvicinamento all’aeroporto di destinazione prima di decidere di andare ad atterrare nel Paese vicino. La vicenda accaduta nel pomeriggio di ieri, non ha ancora avuto una spiegazione ufficiale da parte della compagnia aerea ungherese, l’unica cosa certa è che il pilota dell’Airbus ha volato in tondo sopra l’aeroporto macedone per 17 volte prima di decidere di abortire l’atterraggio e procedere verso l’aeroporto vicino di Pristina in Kosovo.
I motivi del mancato atterraggio a destinazione
Decollato da Venezia alle ore 14.33, il volo Wizz Air, una volta raggiunta la sua meta, intorno alle ore 15.41, è rimasto in volo sopra lo scalo della capitale della Repubblica di Macedonia per circa due ore, cercando in ogni modo di compiere la manovra giusta per poter atterrare. Un tempo infinito che ha creato un certo allarme nei passeggeri a bordo e di amici e familiari che aspettavano di ricongiungersi ai propri cari una volta a terra.

In mancanza di dichiarazioni ufficiali è stato il popolare portale online flightaware ha permettere di ricostruire la dinamica dell’episodio, con il comandante costretto, probabilmente per le avverse condizioni meteo, a compiere gli anelli sopra l’aeroporto di destinazione in attesa di una finestra di tempo che gli permettere di scendere a terra senza pericoli, prima però di desistere e virare verso nord andando poi ad atterrare in Kosovo alle 20:32 ben sei ore dopo la partenza. Il mistero rimane, perché altri aerei sono atterrati e decollati dall’aeroporto di Skopje nelle stesse ore, a differenza del volo W6 4752 senza nessun problema, non resta che aspettare una spiegazione ufficiale da parte della compagnia low cost interessata.





