Gerry Scotti, guadagno da record per il conduttore: percepisce perfino un vitalizio parlamentare, andiamo a vedere nei dettagli
Uno dei conduttori che continua ad essere tra i più apprezzati dal pubblico per la sua professionalità, la sua ironia e il suo talento fuori dal comune è lui, il grandissimo Gerry Scotti.
Il volto di Gerry è legato ad alcune trasmissioni televisive che hanno fatto la storia dello spettacolo dagli anni Novanta a quello odierno: tra questi possiamo citare Chi vuol essere milionario, Passaparola, Guiness dei primati, Caduta Libera e The Wall. In molti sono sempre più curiosi di scoprire a quanto ammonta il patrimonio del conduttore.
L’esordio di Gerry Scotti nel mondo dello spettacolo è avvenuto dapprima nel mondo radiofonico; infatti ha condotto diversi programmi di successo su alcune emittenti radiofoniche locali con alcune rubriche come Il Mercatino delle pulci che riscontrò parecchio successo.
A scoprire il talento di Gerry ci pensò Claudio Cecchetto che, notando le sue potenzialità gli propose di essere prima voce di Radio Deejay, convincendolo a rifiutare una grossa proposta all’estero. Inoltre, fu affidata a Gerry la conduzione di Deejay Television, primo programma televisivo dedicato ai videoclip musicali.
Così la notorietà di Gerry è aumentata sempre di più e sono stati affidati a lui programmi che hanno fatto la storia come Chi vuol essere milionario, Passaparola che ha dato visibilità a molte ‘letterine’ come Ilaty Blasi, Silvia Toffanin e Alessia Mancini e, ancora, Caduta Libera e The Wall. Inoltre, da circa quindici anni insieme a Michelle Hunziker conduce il famoso tg satirico Striscia la notizia.
Gerry Scotti, patrimonio da record per il conduttore
Oltre la televisione e lo spettacolo, per un periodo Gerry Scotti si è avvicinato anche alla politica ottenendo anche un vitalizio da parlamentare da oltre 1000 euro al mese. In un’intervista, però, ha confessato di volerne rinunciare.
Nel dettaglio, intervistato da Un giorno da pecora, l’uomo ha confessato: “Sono diversi anni che cerco di rinunciare alla mia pensione da parlamentare di 1.016 euro, ho parlato con tre premier, a destra, al centro, a sinistra, ne parlerò anche con la Meloni. Nel frattempo ho seguito il consiglio di chi mi ha detto di ritirarli e dare 10mila euro l’anno in beneficenza”.
La prima richiesta di rinuncia risale al 2014 ma gli fu detto esplicitamente di non poter sospendere i pagamenti e così Scotti decise di dare quel denaro in beneficienza: “alle famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio lavoro, tutti coloro che hanno avuto un papà, un fratello, un figlio che facendo il proprio lavoro ci ha lasciato le penne”.
