Nuovi sviluppi sul duplice omicidio di Rob Reiner e della moglie: cos’è successo al regista nelle ore prima del delitto.
Quando si prova a ricostruire quello che è successo a Rob Reiner e a sua moglie Michele Singer, tutto sembra riportare a una sera apparentemente normale. Una festa di Natale, volti amici, una tradizione che si ripeteva da anni. Eppure, col senno di poi, quella serata assume un significato diverso, quasi inquietante.

Secondo quanto riportato dai media statunitensi, la coppia aveva partecipato a un ricevimento natalizio a casa di Conan O’Brien, storico amico di famiglia. Con loro c’era anche il figlio Nick.
Novità sull’omicidio Reiner: cos’è successo davvero quella sera?
Rob Reiner e la moglie, stando alle ricostruzioni, avrebbero chiesto di portare Nick proprio per non lasciarlo solo. Un gesto che oggi parla più di mille dichiarazioni ufficiali. La preoccupazione per le sue condizioni psicologiche era reale e presente da tempo.

Durante la festa però qualcosa sarebbe andato storto. Alcuni invitati hanno raccontato di un clima strano. Non scene eclatanti, ma dettagli che, messi insieme, restituiscono l’immagine di una tensione di fondo.
Perché Nik Reiner avrebbe ucciso i genitori?
Col passare delle ore, emergono anche elementi più profondi. Nick Reiner, 32 anni, avrebbe avuto da anni una storia complessa, segnata da problemi di salute mentale e dipendenze. Ricoveri, percorsi di riabilitazione, tentativi di ripresa, una fatica costante, per lui e per i genitori.
Negli ultimi mesi, la situazione sembrava peggiorata. A settembre, raccontano alcune fonti, i problemi si sarebbero intensificati, ma Nick avrebbe rifiutato nuovi ricoveri.

C’è poi un altro dettaglio che sta attirando l’attenzione degli investigatori. Alcune testimonianze parlano di un litigio avvenuto proprio durante la festa di Natale, una discussione che avrebbe spinto Rob Reiner e la moglie ad andare via prima del previsto.
Il ritrovamento dei corpi e l’arresto di Nick Reiner
I corpi di Rob Reiner e Michele Singer sono stati trovati nel pomeriggio di domenica nella loro abitazione di Los Angeles. Fin dalle prime verifiche, la polizia ha parlato di omicidio. Il principale sospettato è apparso subito il figlio Nick, arrestato la sera stessa.
In un primo momento era stata fissata una cauzione molto alta, poi negata. Nick Reiner resta quindi in carcere, in attesa che l’inchiesta venga formalmente presentata al procuratore della contea.
L’indagine è ancora aperta. L’autopsia chiarirà aspetti fondamentali sulla dinamica degli omicidi, ma non si può non pensare che non si tratta solo di una tragedia che ha colpito un famoso regista di Hollywood, si tratta di una vicenda che coinvolge una famiglia fragile, e di un epilogo tragico che forse si poteva evitare





