Papa Francesco “ha ancora un po’ di raffreddore” ma sta meglio. Ieri i fedeli si sono preoccupati, ma doveva solo effettuare una TAC.
Il Pontefice è stato portato in ospedale dopo l’udienza generale in Vaticano che solitamente si tiene all’aperto in piazza San Pietro, al contrario di ieri, giovedì 29 febbraio, che è stata fatta al chiuso nell’Aula Nervi per tutelare la salute di Francesco.
Subito dopo, il Papa è andato in ospedale per una visita già programmata, durante la quale ha effettuato una TAV ai polmoni. Un controllo di routine insomma, dopo la recente influenza che l’ha colpito.
Tuttavia i fedeli non lo sapevano e quando hanno visto il Santo Padre andare via velocemente in auto, si sono preoccupati. Le fonte ufficiali del Vaticano hanno subito spiegato la situazione.
Durante l’udienza ha lasciato parlare un suo collaboratore perché era “ancora un po’ raffreddato”. Dopo la TAC, è tornato alla Santa Sede e di sera ha incontrato il segretario di Stato Pietro Parolin.
“Il Santo Padre sta bene, l’ho visto proprio ieri sera, ha fatto una visita di routine e mi ha detto che non c’è assolutamente alcun problema e si è rimesso anche dall’influenza”. Così, Parolin in un’intervista del Tg2000. “Io l’ho trovato molto bene ieri sera e lui stesso mi ha rassicurato in questo senso”.
Insieme con Papa Francesco in ospedale c’erano l’infermiere personale Massimiliano Strappetti e alcuni gendarmi. Anche se le sue condizioni non sono preoccupanti, ogni volta che il Santo Padre accusa un leggero malore i fedeli si preoccupano.
L’anno scorso infatti, il Santo Padre, che ha 87 anni, è stato ricoverato per una polmonite e non ha potuto presentarsi alla Cop28 a Dubai a causa di una bronchite.
Anche la settimana scorsa il cardinale Parolin aveva confermato che il Papa stava bene dopo un’influenza e che avrebbe ripreso le attività istituzionali.
A dare segnali positivi oggi, primo marzo, è stato proprio Francesco, che ha tenuto l’udienza con i partecipanti al Convegno internazionale “Uomo-donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni”, promosso dal Centro di ricerca e antropologia delle vocazioni (Crav) in Vaticano.
Parlando a braccio, il Pontefice ha dichiarato: “Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale. Cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna invece, stanno in una feconda tensione. Io ricordo di aver letto un romanzo dell’inizio del Novecentro, scritto dal figlio dell’Arcivescovo di Canterbury: The Lord of The World. Il romanzo parla del futuribile ed è profetico, perché fa vedere questa tendenza di cancellare tutte le differenze. È interessante leggerlo, se avete tempo, leggetelo, perché lì ci sono questi problemi di oggi, è stato un profeta quell’uomo”.
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