I medici italiani hanno annunciato uno sciopero nazionale e i cittadini hanno paura di cosa potrà succedere: ecco quali servizi saranno garantiti.
Le due più grandi associazioni di medici, Anaao Assomed e Cimo, hanno annunciato l’impensabile: tutti i medici italiani faranno sciopero per 24 ore il prossimo 5 dicembre. Il tutto è dovuto all’ultima manovra annunciata dal governo, che prevede la riduzione delle pensioni per alcune categorie di professionisti, medici compresi. Negli ultimi giorni la categoria ha vissuto un deciso trambusto che ha portato alla concretizzazione dello sciopero a meno di un mese da oggi. Dopo l’annuncio di Anaao Assomed e Cimo, anche l’Intersindacale dei dirigenti medici, veterinaria e sanitari del Sistema sanitario nazionale hanno deciso di unirsi alle “forme di mobilitazione per modificare la legge di bilancio”.
Insomma, il pensiero della riduzione delle pensioni sta decisamente stretto a tutti i medici italiani, che non hanno perso tempo a protestare per bloccare subito la manovra pensata dal governo nella legge di bilancio 2024. La legge prevede un taglio compreso tra il 5% e il 25% all’anno sugli importi delle pensioni, “una stangata che colpisce circa 50.000 dipendenti” hanno scritto le due associazioni nella nota congiunta di ufficializzazione dello sciopero. Quest’ultimo inizierà anticipatamente per i medici iscritti a Cgil e Uil, che daranno il via alle proteste il 17 novembre, sostenuti anche dalla vicepresidente del Senato, la pentastellata Maria Domenica Castellone.
Ma perché tutto questo trambusto? Ebbene il Governo Meloni ha annunciato di voler destinare più fondi alla sanità pubblica, recuperandoli appunto ‘risparmiando’ sulle pensioni dei medici che lavorano nel settore. Di contro però il segretario nazionale di Anaao Assomed Pierino Di Silverio e il presidente di Cimo-Fismed Guido Quinci sostengono che i fondi così accumulati “non sono in grado di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova”.
Ciò che si aspettavano i sindacati è che i 2,3 miliardi previsti per la sanità sarebbero stati destinati a mansioni precise (come l’assunzione di nuovo personale o un intervento sulla specificità medico-sanitaria) e che, non essendo questo il caso, ” i 2,3 miliardi previsti sono quindi briciole per tutti”.
La manovra interessa ben 135mila medici e veterinari, che il prossimo 5 dicembre saranno dunque impegnati a protestare contro l’abbassamento delle loro future pensioni. Intanto non sappiamo cosa succederà effettivamente quel giorno, se i servizi d’emergenza saranno comunque garantiti ai cittadini, che nelle ultime ore sono andati nel panico alla notizia dello sciopero dei medici, un’incombenza inusuale quanto potenzialmente pericolosa. Non possiamo far altro che attendere ulteriori dettagli sulle modalità di protesta dell’intera categoria, che si spera non tardino ad arrivare nelle prossime ore.
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