Assegno di Inclusione e RdC: scatta il carcere se li hai usati in questo diffuso modo

Se hai usato in questo modo Assegno di Inclusione e Rdc scattano le manette. Attenzione a fare i furbi perché si rischia grosso.

Ve li ricordate i ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza? In un passato nemmeno troppo lontano non sono mancati quelli che hanno cercato di approfittarsene per intascarsi il sussidio quando non gli spettava affatto, usando escamotage e stratagemmi di ogni genere.

Assegno di Inclusione e Red quando si rischia la galera
Adi e Rdc, in questi casi si rischia di finire in manette – cityrumors.it

Il timore (più che fondato) è che simili scene si ripetano anche con l’Assegno di Inclusione, con tanti furbetti pronti a cercare di incassare la nuova misura che dal 1° gennaio 2024 ha preso il posto del vecchio reddito di cittadinanza, ormai definitivamente archiviato dal nuovo contributo introdotto dal governo Meloni.

Gli aspiranti furbetti dell’Assegno di Inclusione però dovranno stare molto più attenti. Già, perché con il nuovo sussidio i controlli si annunciano ancora più rigidi e serrati e i rischi per chi sgarra e si fa beccare sono veramente elevati, fino al carcere. 

Assegno di Inclusione e Rdc: quando si rischia il carcere

Infatti i controlli e le sanzioni che rischiano di abbattersi su chi cerca di fare il furbo con l’Assegno di Inclusione sono più pesanti rispetto al passato dove già chi si faceva cogliere con le mani nel sacco rischiava non poco. 

Furbetti Rdc e Adi rischio galera
I furbetti dell’Assegno di Inclusione rischiano anche di più – cityrumors.it

Lo mostra una delle ultime notizie di cronaca che hanno visto coinvolto un uomo di origini albanesi residente in Italia da diversi anni e che aveva fatto richiesta per percepire il reddito di cittadinanza. Tutto bene? Non esattamente, visto che aveva dichiarato il falso nell’ISEE, ovvero di risiedere in Italia da dieci anni (quando invece era residente solo da otto anni nel nostro Paese) in modo da ottenere il beneficio. In questo modo tra il 2021 e il 2022 aveva percepito più di 13.000 euro. Soldi che però non gli spettavano affatto.  

È successo ad Arezzo, dove un’indagine delle Fiamme Gialle ha fatto emergere questa situazione. Che all’interessato è costata l’accusa di fruizione illecita di aiuti di Stato e una condanna a oltre 2 anni di carcere. Per ottenere un sussidio – e questo vale sia per il vecchio Rdc che per il nuovo Adi – i requisiti vanno autocertificati e occorre avere un ISEE in corso di validità (a sua volta autocertificato). In sostanza il richiedente autocertifica due volte, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso dei requisiti per ottenere il beneficio. 

In caso di dichiarazioni false però si rischia grosso. Basta leggere il testo del Decreto lavoro del 1° maggio 2023 che ha introdotto l’Assegno di inclusione. Chi rilascia dichiarazioni false o omette informazioni per accaparrarsi l’Assegno di Inclusione o per continuare a percepirlo va incontro a serie conseguenze sul piano penale. In questo caso il furbetto rischia una reclusione da 2 a 6 anni. Carcere – da 1 a 3 anni – anche per chi non comunica eventuali variazioni reddituali o patrimoniali. Insomma, a fare i furbetti non si perde solo il sussidio ma anche la libertà personale. 

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