Debiti fiscali, parte la rottamazione 5: ecco chi non può presentare la domanda

Chi potrà accedere alla richiesta di rottamazione? Quali sono i contribuenti ai quali non sarà possibile dare risposta? Tutte le novità sulla scelta del Governo

Con la presentazione della nuova Legge di Bilancio il Governo ha spiegato anche le novità riguardanti la pace fiscale e la quinta rottamazione delle cartelle: un grande vantaggio per tutti i contribuenti che nel corso degli ultimi anni hanno accumulato debiti fiscali. Attraverso questa misura sarà consentito a tutti quelli che presenteranno la richiesta, di poter regolarizzare la propria situazione personale.

Una sede dell'Agenzia delle Entrate
Debiti fiscali, parte la rottamazione 5: ecco chi non può presentare la domanda – cityrumors.it – Ansa Foto

Si lavorerà sui carichi affidati alle Agenzie di riscossione dal primo gennaio del 2000 fino al 31 dicembre del 2023. Tante le novità rispetto al passato: sul prezzo da pagare, sull’ammontare o meno di interessi e sui piani di pagamento (il numero delle rate e il prezzo singolo). Un grande aiuto per le persone che in questi ultimi anni (anche alla luce delle problematiche legate al Covid, alla perdita del lavoro, agli aumenti delle bollette o altro), hanno accumulato dei debiti. “Ma non si tratta di un condono per chi ha fatto il furbo non dichiarando”, ha specificato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Rottamazione – quinques: tutte le novità rispetto al passato

Quali sono le principali novità? E soprattutto, chi potrà effettuare la richiesta? La principale variazione è che, rispetto al passato, saranno introdotti dei piani di pagamento più lunghi e a condizioni decisamente meno onerose per i cittadini. Una buona notizia per chi intende mettersi in regola, ma non rimanere schiacciato dalle spese correnti. Come è già accaduto in passato (nelle precedenti quattro rottamazioni) chi aderirà sarà messo nelle condizioni di poter estinguere i debiti pagando solo il capitale e le spese di notifica o procedura esecutiva, senza corrispondere sanzioni, interessi di mora o aggio.

Agenzia delle entrate
Rottamazione – quinques: tutte le novità rispetto al passato – cityrumors.it – Ansa Foto

Per quanto riguarda il versamento della cifra dovuta, potrà avvenire o in una sola soluzione (particolare consigliabile a chi ha accumulato debiti irrisori) o fino a cinquantaquattro rate a cadenza bimestrale. Si potrà quindi diluire il debito fino a nove anni, pagando ogni due mesi una rata di importo uguale. Senza maggiorazioni o spese extra. E’ stato inoltre eliminato un altro elemento oggetto di discussioni: era stata infatti prevista l’introduzione di una rata minima di cento euro: ma l’ipotesi è stata cancellata, proprio per permettere a tutti un pagamento senza problematiche, rendendolo accessibile anche ai piccoli contribuenti.

Chi non potrà fare domanda di rottamazione: i casi e le specifiche

Per poter accedere alla rottamazione-quinquies sarà necessario presentare una domanda online all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro e non oltre il 30 aprile 2026, indicando il numero di rate desiderato. La prima rata scadrà il 31 luglio 2026, l’ultima il 31 maggio 2035. Chi sceglierà la rateazione pagherà un tasso di interesse annuo del 4 per cento. Con la presentazione della domanda verranno sospesi i termini di prescrizione, decadenza e le nuove azioni esecutive, inclusi fermi amministrativi e ipoteche, tranne quelli già iscritti. La rottamazione potrà però decadere nel caso in cui non venissero pagate due rate (anche non consecutive).

Rottamazione delle cartelle
Chi non potrà fare domanda di rottamazione: i casi e le specifiche – cityrumors.it –

Come sottolineato in precedenza, non tutti possono ottenere il via libera alla richiesta. Non saranno infatti ritenute valide le domande dei contribuenti  che hanno presentato la dichiarazione dei redditi ma non hanno versato le imposte dovute, mentre resteranno esclusi coloro che non hanno mai assolto all’obbligo di denuncia o che sono stati oggetto di accertamento. Inoltre non saranno ammessi debiti già inseriti nella rottamazione-quater, la misura ancora in corso e riferita ai carichi fino al 30 giugno 2022. Chi al 30 settembre 2025 risulterà in regola con i pagamenti della quater non potrà sospenderli per passare alla quinquies.

 

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