Una notizia che rallegra le famiglie quella che riguarda il reddito di base che sarà dato alle famiglie per ben 12 anni
Una bella novità per molti, quella del sostentamento mensile, ma è davvero conveniente? Un supporto economico a lungo termine porta benefici a chi lo percepisce in quanto riesce a fornire un aiuto mensile importante per la famiglia. Un sostegno che permette di arrotondare e arrivare meglio a fine mese.
Ma di cosa si tratta e quali conseguenze possono scaturire da un aiuto a lungo termine di questo tipo? Intanto le famiglie restano in attesa di aggiornamenti che chiariscano alcuni punti essenziali che riguardano l’agevolazione in questione. A parlarne sono stati personaggi importanti che hanno considerato l’argomento del reddito universale di base un diritto di ogni persona.
Reddito universale di base, diritto alla serenità per ogni cittadino
Il The Times of India, ha riportato di recente un’intervista sugli studi sulla povertà effettuati dal Premio Nobel per l’economia, Abhijit Vinayak Banerjee. L’aspetto su cui si discute molto è il reddito fornito ai cittadini che non raggiungono il minimo importo mensile o annuale che gli garantisca una vita dignitosa. Un aspetto che va al di là dell’aspetto ideologico o politico. La discussione verte sull’effetto che tale provvedimento ha sui beneficiari.
Tra questi c’è la riduzione della ricerca del lavoro con un aumento notevole della pigrizia. La mancanza di necessità di guadagno porta molte persone, abili al lavoro, a non cercare alcuna occupazione accontentandosi di un minimo di reddito pur di non lavorare. Non tutti sono d’accordo su questa conseguenza affermando che, invece, il reddito universale di base aiuti i cittadini a uscire da un circolo vizioso di povertà e depressione.
Eldar Shafir, Princeton, afferma che la povertà porta alcune persone verso la ricerca quotidiana della minima sopravvivenza. Questo atteggiamento toglie energia e volontà alle persone, che si sentono sopraffatte e senza speranza di trovare una soluzione e una stabilità che gli permetta di ritrovare la dignità e la fiducia in se stessi. Il reddito di base dovrebbe, in poche parole, aiutare chi si trova in un momento di difficoltà a cambiare il mindset e ritrovare la spinta giusta per crescere e migliorare.
Banerjee, prende spunto all’Ong Give Directly, in California. Il focus di questa associazione è dare un aiuto economico concreto a chi cade in povertà, considerando questa azione l’unica soluzione reale per aiutarli a uscire da una situazione che pare irrisolvibile. Ricevere un aiuto mensile, ovvero il reddito di base minimo, garantisce un’entrata che consente di saldare debiti e pagare le spese di vita quotidiana senza accumulare ulteriori debiti.
Per verificare la validità di questo sistema, è stato fatto un esperimento diffuso in oltre 40 villaggi distribuiti in Kenya. Le località sono state individuate nelle aree più povere scegliendo casualmente le famiglie a cui viene fornito un reddito base mensile sul lungo termine, si parla di 12 anni. Altri villaggi sono stati scelti per l’esperimento ma versando alle famiglie il reddito per un periodo breve di soli due anni.
Dai risultati ottenuti si comprende come le famiglie con reddito universale garantito per 12 anni, abbiano sfruttato l’opportunità per creare attività agricole e commerciali. Queste hanno prodotto un guadagno superiore al reddito consentendo ai nuclei familiari di condurre uno stile di vita dignitoso e in crescita. Anche il reddito minimo a breve termine ha ottenuto un buon risultato, in quanto essere consapevoli del termine degli aiuti ha stimolato le persone a crearsi un fondo di risparmio. Quali saranno le conseguenze del progetto?
