Sempre meno sportelli, le banche si affidano al web: la rabbia dei cittadini

Con una precisa scelta commerciale i maggiori istituti di credito continuano a chiudere gli sportelli al pubblico demandando tutte le operazioni più importanti all’home banking

Nel 2023 hanno chiuso 826 sportelli, a fine 2022 erano stati 677, altri 500 sono scomparsi nel 2024 e oltre 250 soltanto nei primi sei mesi di questo 2025. E’ l’impietosa fotografia dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba di First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 30 giugno 2025 da Banca d’Italia e Istat sulla politica irreversibile messa in atto dalla maggior parte degli istituti di credito di fare sempre più a meno del contatto con il cliente privilegiando le operazioni online.

Banche
Sempre meno sportelli, le banche si affidano al web: la rabbia dei cittadini – Cityrumors.it

Un problema forse di poco conto per le nuove generazioni abituate a destreggiarsi senza problemi con l’home banking anche semplicemente utilizzando il proprio smartphone, ma che si sta rivelando invece un grosso guaio per milioni di cittadini, con il 13% dei comuni italiani che ha visto chiudere l’ultima filiale a disposizione del pubblico e dei clienti. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente visto che i comuni con un solo sportello sono il 24% del totale.

Una decisione irreversibile

Il panorama bancario italiano continua a trasformarsi in modo significativo, con un progressivo e marcato ridimensionamento della rete fisica di sportelli. A fine 2024, il numero totale di sportelli bancari in Italia è sceso a 19.655, segnando un calo di 505 unità rispetto all’anno precedente e una riduzione di quasi il 40% rispetto alle oltre 32mila filiali registrate nel 2008. Più di 250 sportelli hanno chiuso al pubblico anche nei primi sei mesi di questo 2025, per una tendenza oramai irreversibile.

Bancomat
Una decisione irreversibile – Cityrumors.it

Una precisa scelta aziendale da parte di tutti gli istituti di credito che preferisce snellire gli organici demandando un maggior numero possibile di operazioni all’home banking. Chi vive nelle grandi città se ne accorge facilmente, perchè ogni due o tre mesi chiude una filiale e ancora peggio va per chi vive nei comuni più piccoli dove è diventato praticamente impossibile trovare ancora una banca a disposizione del cliente.

La crescita esponenziale delle banche digitali

Un elemento fondamentale da tenere in considerazione per capire cosa sta succedendo nel mercato degli istituti di credito è la crescita delle banche digitali, che operano esclusivamente tramite app e piattaforme web, senza filiali fisiche. Questa trasformazione impone alle banche tradizionali la necessità di ridurre i costi fissi per restare competitive, spingendo il ridimensionamento della rete fisica. Molte persone oramai utilizzano senza problemi la moneta digitale effettuando sempre più spesso il pagamento tramite Pos anche per cifre irrisorie. L’internet banking in Italia viene utilizzato dal 51,5% degli utenti, rispetto però a una media nell’Unione europea molto più alta, dove oltre 6 persone su 10 preferiscono l’home banking.

La crescita esponenziale delle banche digitali – Cityrumors.it

Nel nostro paese, comunque, la maggioranza degli utenti, oltre il 93% degli intestatari di un conto corrente, considera ancora indispensabili gli sportelli fisici e i bancomat per operazioni quotidiane come ad esempio i prelievi. Un’operazione di desertificazione delle città che non può non essere equiparata, come idea, a quella che i grandi centri commerciali hanno fatto in tutte le grandi città nei confronti degli esercizi commerciali su strada. Una deriva quasi inevitabile che invece andrebbe combattuta per cercare di non svuotare ancora di più le strade di quartiere fino ad oggi rese vive, colorate e frequentate proprio grazie a tutti gli esercizi aperti su strada, sportelli bancari compresi.

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